00 15/11/2012 18:17

La Chiesa cattolica riconosce due tipi di rivelazione, la Rivelazione Pubblica, e la rivelazione privata.

Se non si conoscono le differenze tra questi due termini non se ne esce e si dicono solamente delle castronerie, se la Chiesa ha diversificato questi due termini un motivo ci sarà, diversamente bastava solo un termine ma così non è, allora esaminiamo in un modo breve cosa significa Rivelazione Pubblica.

La Rivelazione Pubblica coinvolge l'umanità, è quella Rivelazione data da Dio agli uomini, affinché gli uomini potessero essere redenti, salvati dalla condizione in cui si trovavano, la Rivelazione divina coinvolge il figlio di Dio, il Verbo, il quale si rese uomo per rendere l'uomo divino, la Rivelazione Pubblica ha come centralità il Cristo il quale è il punto focale della rivelazione di Dio al genere umano e per il genere umano, affinché tramite il mezzo di tale rivelazione l'uomo potesse essere salvato.

La Rivelazione Pubblica obbliga la persona a credere, accettare, vivere con Cristo in Cristo e per Cristo, il cristiano può definirsi tale solo se crede e vive in questa rivelazione, la Sacra Scrittura ci fa comprendere il contenuto di tale rivelazione, la quale ripeto di nuovo, è la sola che possa essere “Nostrae Salutis Causa”.

Tralascio l'argomentazione di come abbiamo questo canone( Rivelazione Pubblica), chi, come, quando, e perché esso fu redatto, tratteremo questo argomento in altro momento.

La salvezza dell'uomo è possibile solo ed esclusivamente se si accetta la Rivelazione Pubblica.

La Chiesa cattolica ha posto fine alla Rivelazione Pubblica con la morte dell'ultimo Apostolo, ma non ha mai affermato la cessazione delle rivelazioni, semplicemente non vi sono più Rivelazioni Pubbliche, riconoscendo però la possibilità di tali manifestazioni o rivelazioni private, queste rivelazioni o queste manifestazioni non coinvolgono la “Nostrae Salutis Causa” bensì l’aspetto privato della persona, e proprio in virtù dell’essere privato non coinvolgono altre persone.

Si comprende bene dunque la differenza, mentre la Rivelazione Pubblica obbliga e sottolineo obbliga la persona ad accettare tutto ciò che concerne tale rivelazione con la rivelazione privata ciò non è necessario, cerchiamo allora di comprendere cosa voglia dire questo, nell'arco dei secoli vi sono state molte manifestazioni private, apparizione o quant'altro, ma essendo queste manifestazioni o rivelazioni private il cattolico non è ed anche qui mi devo ripetere, non è obbligato a credervi, la salvezza dell'uomo si fonda sulla Rivelazione Pubblica, la salvezza dell'uomo si fonda in Cristo, si comprende allora che, anche se autorizzate dalla Chiesa il credere a queste apparizioni o il credere ai vari Santi diventa una scelta personale, giacché la propria salvezza è solo in Cristo, tutti i grandi santi come, Santa Caterina, San Francesco, San Giovanni Bosco ecc, pur apprezzando la loro vita in santità non mi obbliga a credervi, ossia, posso credere a una loro vita di fede e non credere che siano Santi, rimanendo sempre cattolico come lo sarebbe per chi invece crede.

Essere cattolico significa accettare ciò che la Chiesa afferma essere “Dogma”, le rivelazioni private o la elevazione di alcune persone alla Santità non sono dogmi, bensì rivelazioni private le quali non vincolano il cattolico a credervi.

Chi asserisce, “si pone al di fuori della Chiesa Cattolica chi non crede ai Santi o alle apparizioni approvate” mi dispiace dirlo non si rende conto di ciò che afferma, così come “al di fuori della Chiesa Cattolica non c’è salvezza”, evidentemente costoro non conoscono la Teologia, poiché se la conoscessero anche minimamente non farebbero simili affermazioni.

La Rivelazione pubblica pone la fede dell’uomo in Cristo, la rivelazione privata accompagna la fede nel suo percorso, le rivelazioni private, le apparizioni (autenticate dalla Chiesa)hanno sempre prodotto frutti di conversioni, rafforzamento della fede e “miracoli”, pur essendo facoltativo credervi se tali apparizioni producono frutti buoni sarebbe opportuno rifletterci sopra.

Tommaso de Torquemada



SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX