00 21/07/2013 18:10
Ricevo da un testimone di Geova la seguente "imputazione di colpa" verso noi cattolici, colpevoli d'idolatria.

A parte l'arroganza, le solite offese gratuite e ingiustificate, la solita ignoranza manifestata oltre tutto anche nella battitura dei caratteri non controllati prima d'inviare la "profonda riflessione" e altre cose che sorvolo per pietà, vorrei, un vostro parere o "teologi" del forum, una vostra opinione su queste "imputazioni" accreditateci dal solito bue che da del cornuto all'asino. Poi, aggiungerò molto volentieri una mia conclusione all'argomento. Ringraziando i dotti del forum per la collaborazione, porgo il mio solito saluto. Shalom. Piero Villaverde.



Da troppo tempo offendi i testimoni di Geova e la loro Bibbia. Tu non sei in grado di capire la differenza tra un verbo e una congiunzione, quindi ti proponi "fine letterato". Sono chi è imbecille non capisce queste cose. Ti aggrappi a "Minuti" che costantemente l'abbiamo "sfigurato", sei messo male.
Sei l'emblema delle cose futili.
Che te ne pare di questa incoerenza incoerenza?

"Da profano "illetterato e comune" oggi stavo leggendo Isaia 42. Arrivato al versetto 8, la mia mente viene folgorata da un pensiero desolante. Il versetto dice:

(Isaia 42:8 - TNM) “Io sono Geova. Questo è il mio nome; e non darò a nessun altro la mia propria gloria, né la mia lode alle immagini scolpite.

(Isaia 42:8 - NR) Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli.

(Isaia 42:8 - CEI) Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli.

(Isaia 42:8 - ND) Io sono l'Eterno, questo è il mio nome; non darò la mia gloria ad alcun altro, né la mia lode alle immagini scolpite.

Appare chiaro che il comando divino sia di evitare di dare lode alle immagini scolpite, chiamate anche idoli. Anche l'onore spetta solamente a Dio e nessun altro, santo o non santo merita di essere pregato.

Quel che pare strano è che da un comando così forte, poi molte volte ripetuto, non si sia passati ad una risoluta astinenza dall'inchinarsi di fronte ad immagini sacre (madonne, santi, croci e crocifissi, et similia), mentre da semplici dichiarazioni dubbie deboli come Giovanni 1:1, si sia passati ad affermare prepotentemente il dogma trinitario, frutto di elaboratissime circonvoluzioni filosofiche durate circa tre secoli, accusando di eresia chiunque si ponesse di traverso su questa credenza non così solidamente attestata, arrivando a mettere al rogo ed assassinare chi asseriva la sua infondatezza.

Quel che mi chiedo è: come mai questa doppia misura?
Come mai gli indizi sulla trinità sono considerati tanto forti da creare un dogma da difendere con le unghie e con i denti, mentre un'affermazione così forte è da scavalcare con l'escamotage della venerazione? Perché si è disposti ad ignorare il nome YHWH in nome di una superstizione cabalista e non si procede con l'eliminazione degli idoli i cui credenti ignoranti ne fanno oggetto di adorazione? Si è proceduto con una pesante repressione per quel che riguarda dei dogmi derivanti dal libero pensiero umano e non si procede a ritornare ad un'adorazione più conforme al comando qui espresso con molta forza:

(1 Giovanni 5:21) Figlioletti, guardatevi dagli idoli.

Non comprendo tutto ciò!". Cerca aiuto...