00 31/10/2004 22:41
Ecco un breve sunto che spiega ciò che avviene nella mente di un TDG dopo anni e anni d'indottrinamento e di colpo gli vengono rivelate atroci verità:

Si potrebbe paragonare tutto ciò al caso di una bambina che ama molto sua madre e che scopre che lei è sotto processo per omicidio di primo grado. Non avendo ancora la maturità per capire la natura umana e la complessità della personalità, la bimba sarà sopraffatta dal proprio amore verso la madre e quasi sempre rifiuterà (anche senza una valida ragione) ogni sforzo per convincerla che sua madre può essere un'assassina. L'illustrazione non si discosta molto da ciò che succede in realtà nella mente del Testimone di Geova. Gli viene insegnato che l'Organizzazione è la "madre" e che Geova è il "padre". Poiché Geova non parla direttamente al Testimone, egli deve fare affidamento sull'Organizzazione per ammaestramento e guida. Gli viene ripetutamente ricordato quanto la "madre" sia degna di fiducia e che senza di lei non può farcela. Chiunque altro cerchi di aiutare il Testimone è visto come "indemoniato" ed è considerato pericoloso. Poiché il Testimone fa parte di una "famiglia", legata da sentimenti "fraterni" e da uno spirito di compattezza (per effetto delle cinque adunanze settimanali), la sensazione di essere al sicuro e anche "amato" rafforza ciò che la "madre" sostiene. Essa gli ha insegnato a non leggere niente di ciò che la mette in cattiva luce, definendo tali pubblicazioni "sataniche"; impedendo così al Testimone di pensare in modo obiettivo. Di fronte a tali pubblicazioni egli è indotto a reagire emotivamente. Egli non discute minimamente le motivazioni o la veridicità della "madre", anche di fronte a una vera sfida. Solo se comincia a perdere fiducia nelle pretese o nelle capacità della "madre" di educarlo (così da rompere il vincolo emotivo), comincerà a pensare in modo obiettivo.