Se devo essere sincero, devo confessare che per via del mio carattere vigliacco ho sempre teso a fare ciò che altri mi ordinano di fare, e così fin dall’arruolamento in Finanza tendevo sempre ad ubbidire ciecamente ai miei superiori, ma finito il corso di addestramento (Scuola Allievi Finanzieri), mi sono sentito smarrito, visto che nel reparto di servizio si richiede solo di svolgere bene il proprio lavoro, e così forse fu che credetti al geovismo, mi piaceva tanto l’Organizzazione e la meticolosità con la quale tutto veniva impostato ed ordinato, niente lasciato al caso ma tutti dovevano predicare e fare rapporto accurato delle ore e delle riviste.
Alla fine mi ritrovai ad essere uno dei più patiti dell’Organizzazione ed ero molto “zelante” nel fare rispettare le regolette del “Grande Corpo di Leggi Teocratiche” della WTS, e così ero passato:
dalla GUARDIA di Finanza alla Torre di GUARDIA;
dal CORPO della Guardia di Finanza al Grande CORPO di Leggi Teocratiche;
da SOLDATO militare a “SOLDATO di Cristo”;
dal LAVAGGIO DI CERVELLO della Scuola A.F. al LAVAGGIO DI CERVELLO della WTS.
E chissà per quanti anni avrei servito quella babilonia WTS, se non fosse accaduto il “piccolo incidente” del fallimento dell’azienda in cui lavoravo da quando avevo abbandonato la GdiF (per ubbidienza alle “regolette” WTS), con la conseguente disoccupazione che è la libertà portata all’eccesso fino alla fame!
All’inizio ho odiato la libertà sempre temuta e Dio, in quanto ancora ritenevo la WTS la “Sua Organizzazione” e mi disperavo nel sapere di aver perso il lavoro per Sua volontà, cosa tutt’altro che vera! Ma poi nella libertà ho saputo cavarmela, ho ripreso a lavorare ed ho ottenuto un nuovo lavoro a tempo indeterminato, ed allora ho capito che DEVO ESSERE LIBERO, in quanto eseguire passivamente ordini porta sempre a grossi guai, in quanto tali ordini possono essere sconvenienti per me, e seppure in cuore porto ancora la rabbia per aver stupidamente buttato alle ortiche la divisa da finanziere, mi rendo pure conto che la vita militare proprio non fa per me.
Certo che però vivere da cristiano per me è molto difficile, in quanto l’esperienza geovista con i suoi fallimenti, mi ha privato della fiducia verso il Signore, ogni cosa me la devo ottenere da me senza poter confidare in nessuno, tantomeno nel Cielo! Dunque nel mondo del lavoro per farmi spazio devo mettere a tacere la mia coscienza all’insegna del “mors tua vita mea”! Quando leggo i passi della Scrittura che parlano di “nuova personalità”, mi prende una reazione allergica, in quanto da TdG “nuova personalità” significa “lavaggio di cervello”, inoltre provo un odio feroce, omicida e inestinguibile verso i burocrati del Comado Generale della GdiF che mi hanno negato ingiustamente la riammissione in servizio, se i terroristi islamici facessero saltare in aria il comando generale, per la gioia mi convertirei immediatamente all’islam! Gioia che esprimerei nella più completa esultanza, senza pietà verso le vittime, che considero miei nemici, tanto loro lo stipendio lo prendono, io no! Francamente meglio morto che disoccupato, sicuramente piuttosto che passare l’esperienza della disoccupazione avrei preferito la morte, almeno chi muore non si accorge di nulla e non può più rammaricarsi, ma la disoccupazione è l’esperienza della morte dell’anima con il corpo in vita, la morte gustata fino in fondo, l’inferno sulla Terra!
Ora capisco perché le scritture parlano della punizione eterna come “morte seconda”, e perché Gesù disse “non temete chi può uccidere il corpo e non l’anima, temete piuttosto chi può uccidere corpo e anima nella Geenna”, la morte in esistenza è peggio della distruzione geovista, io l’ho provata nei 4 lunghi anni di inferno sulla Terra, e temuta nei successivi 7 anni di purgatorio (lavoro precario)!
La morte è venuta con la mancata riammissione in servizio da parte del comando generale della Finanza e nei 4 anni d’inferno, dapprima sono stato abbandonato dalla ragazza che mi aveva aiutato a lasciare il geovismo, in quanto io non trovavo lavoro, e preferì fidanzarsi con un altro ragazzo che un lavoro ce l’aveva, mentre mi vedevo criticato per la perdita del lavoro dai miei fratelli e i miei genitori in lacrime, mentre tutto il paese mi bollava come lo “scemo del paese”, poi sono morto giorno dopo giorno, la collera, la rabbia, le bestemmie e l’odio verso me stesso, verso Dio e verso tutto il genere umano, condivano le mie giornate di vana esistenza in cui avevo ormai rinunciato a cercare di un lavoro, e l’odio verso il comando generale che mi aveva buttato all’inferno, diveniva giorno dopo giorno sempre più forte, acceso e inestinguibile, tanto che anche oggi mi infiammo di odio verso burocrati strapagati e con lo stipendio sicuro, escrementi che non si preoccupano se causano suicidi e da un mio attuale collega ho saputo che un suo amico radiato ingiustamente dalla Finanza si è suicidato, francamente ripensando all’inferno che ho passato in vita, concludo che anche per me sarebbe stato meglio togliermi la vita piuttosto che sperare di riemergere e vivere l’inferno, quell’esperienza mi ha segnato per sempre e mi ha reso pessimista e indifferente alle sofferenze altrui, in quanto alcuni burocrati strapagati pur potendone fare a meno, mi hanno buttato all’inferno, sapevo che le persone potevano essere malvage, ma per essere bastardi come quei burocrati penso che neanche Satana possa eguagliarli!
Oggigiorno non sono più disposto ad accettare passivamente ordini da nessuno, neanche da superiori gerarchici in Finanza semmai rientrassi (cosa impossibile), visti e dimostrati gli effetti deleteri che certi ordini producono una volta eseguiti, sono diventato smisuratamente orgoglioso e vendicativo, in quanto ritengo ancora l’umiltà ed il perdono due debolezze da vili, come cristiano sono un fallimento e pieno di vizi e sfiducia in Dio, continuo a cadere e provo odio feroce verso i miei nemici, mi rendo conto che non posso ucciderli senza distruggere la mia vita, ma se fosse in mio potere lo farei subito e mi vanterei, finirei in galera, ma ritroverei la stima di me stesso! Purtroppo la collera di quei giorni è rimasta e proprio non posso perdonare chi mi ha causato tutto quel male, mi rendo conto che non sarò mai un buon cristiano se non perdono quegli escrementi, ma l’odio ed il rancore che provo per quei buffoni è inestinguibile, ritorna sempre e non passa affatto, non ho più trovato la pace con me stesso e tantomeno la stima di me stesso, battermi per far perdere clienti alla WTS non mi rende pienamente felice, per esserlo dovrei vedere la WTS fallire e chiudere i battenti e i burocrati del comando generale strisciare per terra, risarcirmi economicamente di tutti i soldi persi per causa loro, e poi vederli finire laddove meritano: IN GALERA!!!
Questo è l’amaro vulcano dei miei sentimenti che mi rende un’infelice, non riesco a perdonare il male subito dalla WTS che mi ha fatto abbandonare stupidamente il posto di lavoro, e non posso perdonare quei buffoni che potevano benissimo riammettermi in servizio e ridurre la tragedia in un banale inciampo con pronta risalita, invece hanno voluto segnare per sempre la mia vita all’insegna dei cattivi sentimenti.
Non so perché vi scrivo questo, ma forse per poter guarire dal male dell’anima, devo dividere il mio dolore con qualcuno che come me ha sofferto.