Chiusura assoluta. Nessuna concessione.
Di fronte a questi confronti sui forum che , in diversi anni, mi hanno insegnato che non si arriva da nessuna parte,(salvo eccezioni) preferisco non insistere, ma fra me e me mi sono chiesto: perché tale totale rifiuto, questo asserragliarsi rabbioso che porta a vedere anche chi cerca soltanto di stimolarti alla riflessione, come un nemico nel senso più classico e meno cristiano del termine?
Perché?
Come spiegare questo atteggiamento?
Vi sono diversi motivazioni:
1-
Non si trova quello che non si cerca
Un caso eclatante è quello di Saulo di Tarso che, sulla via di Damasco, viene reso cieco ed indotto a fare dei passi affinché possa vedere ciò che altrimenti da solo non avrebbe mai potuto vedere. Anche lui era rabbioso nei confronti di chi pensava diversamente da lui e
non cercava ritenendo di avere la verità.
Come quel famosissimo violinista che, messosi a suonare per le strade di New York, nessuno ascoltava e nemmeno si fermavano a guardarlo, mentre poche sere prima, gli stessi Newyorkesi, avevano pagato biglietti a prezzi esorbitanti per assistere ad un suo spettacolo.
Non lo stavano cercando e di conseguenza non l’hanno riconosciuto.
2-
Non si cerca ciò che ci fa paura ( paura spesso indotta da opinioni altrui, senza costrutto)
Pensate: se siete terrorizzati dai pipistrelli, andreste in una grotta dove ve ne sono a migliaia?
Stessa cosa se si ha paura di qualsiasi altro animale o persona (apostati) , perché ci hanno insegnato (chissà chi?) ad avere fobie in tal senso. E le fobie sono un gran brutto problema!
3-
Anche se ci si professa cristiani, raramente si fondano le proprie certezze sul dio della bibbia in cui si dice di credere. Ne è un esempio la cristianità in genere ed i gruppi settari in particolare.
Non è così difficile credere in dio (semplice esercizio mentale), quanto il fidarsi di lui. Così riteniamo di credere in lui, ma contemporaneamente riponiamo la nostra fiducia nel giro che frequentiamo, o ci associamo a dei gruppi per sentirci più forti o meno soli, poniamo la nostra fiducia nella dirigenza di tali gruppi ed in un secondo tempo nelle nostre capacità di analisi e nella nostra intelligenza, ma che ormai risultano essere condizionate.( il fenomeno delle sette ne è un esempio)
- Per cui se qualcuno o qualche cosa , qualche ragionamento minaccia la nostra sicurezza e il nostro castello di false certezze, questo ci spaventa.
- La nostra mente rifiuta di addentrarsi in qualche cosa che ci spaventa o che ci è stato detto potrebbe danneggiarci
- Non arriveremo a conoscere la realtà, o come dicono altri, la verità dei fatti.
In tal modo rimaniamo condizionati a vita.
E’ necessario aprirsi ad altre opinioni, valutarle con attenzione, ricercare, mettersi costantemente in discussione. Il contrario di chiudersi a riccio considerando verità assolute solo le proprie credenze, o per meglio dire, ciò che ci ha inculcato un’organizzazione per i propri interessi.
Si per i loro interessi!
Ma non lo si può capire se si rimane arroccati sulle loro idee, in quanto quelle tuteleranno sempre i loro interessi.
"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente".
da "Crisi di Coscienza" di Raymond Franz