| | | Post: 26.598 Post: 136 | Registrato il: 03/01/2010 Registrato il: 15/05/2013 | Sesso: Maschile | Utente Gold | | OFFLINE |
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Rispondo alla parte successiva della obiezione che diceva:
Appare altrettanto difficile conciliare l’amore di Dio con la sua volontà d’infliggere una punizione eterna a un numero così elevato di persone. I filosofi pagani fecero osservare che un dio bisognoso di perseguitare non deve essere molto sicuro della sua autorità.”
Rispondo
L'obiezione pone come se fosse volontà di Dio infliggere punizioni.
Ma Dio non vuole nè la pena nè la morte delle sue creature.
Queste conseguenze del peccato, che Egli purtroppo è costretto a concedere alla volontà libera degli uomini che Lo rifiutano consapevolmente e irreversibilmente, non sono da Lui desiderate, perchè egli vorrebbe che ogni uomo si salvi. Anzi proprio per conseguire tale finalità è arrivato a offrire il proprio Figlio, affinchè chiunque si affida a Lui abbia la vita eterna.
L'inferno non esisterebbe se nessuno scegliesse deliberatamente e in piena coscienza, di escludere Dio.
E siccome Dio è luce, gioia, amore, vita, chi lo rifiuta, automaticamente sceglie da se stesso tutto ciò che è opposto a Dio, vale a dire la pena, le tenebre, l'odio, la morte spirituale che costituisce il suo eterno tormento, non voluto da Dio ma scelto dalla ostinazione di alcuni uomini, che non hanno saputo accogliere l'offerta della salvezza in Cristo.
Infine Dio non è "bisognoso" di nulla. Semmai, vedendo i nostri bisogni, interviene provvidenzialmente, talora anche con dei castighi, per richiamare i singoli o i popoli a tornare a Lui, proprio perchè evitino le conseguenze estreme del loro allontanamento.
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