La verità della Chiesa cattolica su Medjugorje
Guardando il filmato che un anonimo ha postato, da cui si evince che le apparizioni della Madonna e i messaggi ai veggenti sono falsi, che i vari Vescovi della Croazia non hanno autorizzato i pellegrinaggi a Medjugorje; che la Chiesa non si è ancora pronunciata circa la veridicità di ciò che succede in quel luogo (apparizioni, messaggi, conversioni, miracoli, etc.) mi è venuta voglia di postare alcune testimonianze di conversioni, avvenute a Medjugorje tramite l'intermediazione della nostra Mamma celeste, oltre a quella di Paolo Brosio che è già stata postata in questo forum.
E'dai frutti che capirete se una cosa è buona, mi sembra che a Medjugorje oltre che buoni siano anche abbondanti.
Re:
Miracoli e testimonianze da Medjugorje
Messaggio Anna Giacomina il Gio Dic 10, 2009 10:25 pm
Ti ho portato a Betlemme
by Thomas Rutkoski
All’eta’ di 16 anni ho abbandonato la mia fede cattolica. Per piu’ di 25 anni ho vissuto come un cattolico non-praticante e solo per me stesso. La mia vita era materialistica e intrisa di cosi’ tanti peccati da garantirmi un posto all’inferno, se avessi continuato su quella strada. In breve questa e’ la storia di come Gesu’ e Maria mi han fatto convertire.
Sono di professione giornalista-fotografo. Nel settembre 1982 sono andato con l’equipe di KDKA TV News a Beirut, Libano, per seguire il tour del senatore Arlen Specter.
La nostra missione aveva due scopi; primo, scrivere su Beirut straziata dalla guerra, secondo ottenere un’intervista con Menachem Begin in Gerusalemme. Con i miei colleghi siamo riusciti a fare ambedue le cose.
La notte dell’intervista siamo andati fuori a cena a celebrare e, a meta’ serata, mi si e’ avvicinato un uomo e mi ha detto “Mi scusi, le e’ piaciuta Gerusalemme? “
Io ero un po’ reticente nel parlare a uno sconosciuto e ho risposto semplicemente
“ Si” e ho continuato a mangiare. L’uomo ha continuato “ C’e’ nient’altro che avrebbe voluto vedere e non ha visto?” Senza pensarci ho risposto “Si, Betlemme,… Natale e tutto il resto…”, mi rispose: “Ho una macchina qui fuori. Venga, la portero’ la’ ”
Perche’ io sia andato con quell’uomo non lo so, ma lo feci. Mi porto’ cosi’ a Betlemme.
Passammo attraverso un cancello, fermo’ la macchina e io scesi. Rimasi in Betlemme un solo momento ma fui preso da un’emozione fortissima. Gli occhi mi si riempirono di lacrime e cominciai a piangere.
Il mio accompagnatore scese dalla macchina e mi chiese se andava tutto bene. Dissi di si.
Mi disse di risalire in macchina, che mi avrebbe riportato all’hotel. Cosi’ fu e il giorno dopo io ripartii per tornare a casa.
Nell’ottobre del 1985 mio zio Stanley, mio carissimo amico, ed io decidemmo di fare un viaggio in Europa e di visitare la Francia. Quello che non avevamo previsto era di fermarci al santuario di Lourdes.
Di nuovo una serie di strane coincidenze ci condusse la’. Sebbene al momento io non avessi connesso il fatto con Betlemme, tuttavia mi accadde la stessa cosa: senza nessun motivo apparente le lacrime cominciarono a scendermi lungo le guance e sentii nella mia carne una sensazione molto forte. Questa sensazione venne nel momento che io mi stavo prendendo gioco di Lourdes, delle sue acque miracolose e dei suoi miracoli.
Tutto questo mi cambio’ la vita? No, sfortunatamente no.
Nel 1986 due amici si unirono a me e a mia moglie per un altra vacanza in diversi paesi europei. Dopo due settimane i nostri amici tornarono a casa e mia moglie ed io continuammo fino a Madrid, e poi Lisbona per poi tornare anche noi a casa.
Di nuovo pero’ una serie di coincidenze ci porto’ a fare una deviazione nei nostri giri e finimmo a Fatima. Anche li’ accadde la stessa cosa che a Lourdes. Mentre guardavo la statua della Beata Vergine Maria, Le dissi “Ciao, son qui di nuovo” e immediatamente le lacrime cominciarono a scendermi sul viso. Sentii la stessa sensazione come a Betlemme e a Lourdes ma anche stavolta lasciai questo luogo santo senza che in me fosse avvenuto alcun cambiamento.
Nell’agosto del 1987 mio zio Stanley venne a trovarmi e mi porto’ un giornale in cui si parlava delle apparizioni della Madonna a sei ragazzi a Medjugorje, Yugoslavia.
Ancora una volta mi feci gioco del tutto ma la storia mi dette un’idea bizzarra. Se fossi riusciti a convincere il mio datore di lavoro, KDKA TV, a interessarsi alla storia di Medjugorje, avrei potuto farmi un viaggio all’estero gratis.
La loro risposta fu negativa. Siccome sono uno che non si sda, cercai di trovare un legame tra Pittsburgh e Medjugorje per vedere di generare un po’di interesse in quelli di KDKA TV.
La mia ricerca mi porto’ a Pat Geinzer. Pat aveva lasciato il suo lavoro di radiologo al Mercy Hospitale e stava studiando per diventare sacerdote (adesso e’ un sacerdote Passionista). Lo contattai e lo andai a trovare. Dopo aver ascoltato la sua storia incredibile, egli mi dette un libro, “La Regina della Pace visita Medjugorje”.
Siccome non sono un appassionato lettore, dato che soffro di dislessia, ho portato il libro con me per diverso tempo senza pero’ leggerlo.
Un giorno, mentre me ne stavo seduto sulla mia barca al Fox Chapel Yachting Club, mi son sentito molto solo e ho preso il libro e ho cominciato a leggere. I miei soliti problemi dovuti alla dislessia non mi davano piu’ noia e cosi’ mi son trovato immerso nella lettura delle apparizioni di Medjugorje.
Mentre leggevo il terzo capitolo e’ successo qualcosa che mi ha cambiato il corso della vita. Una voce mi ha detto “Thomas, ti ho portato a Betlemme, ti ho portato a Lourdes, ti ho portato a Fatima. Perche’ non vuoi capire che tutto questo e’ vero?”
Non ci fu bisogno di ulteriore comuunicazione dal Signore; sapevo che era Gesu’ che mi aveva parlato. Questa profonda rivelazione mi porto’ in pochi secondi dalla mia barca alla piu’ vicina chiesa cattolica. Trovai un sacerdote e feci la mia prima confessione dopo piu’ di 25 anni.
Nel tempo intercorso tra questa confessione e il mio primo pellegrinaggio a Medjugorje nel settembre 1987, credetti sempre piu’ fermamente che la Beata Vergine appariva la’.
Nel mio primo pellegrinaggio poi mi resi conto di come era reale la Sua presenza la’. Vidi molti miracoli in quel mio primo pellegrinaggio, incluso il miracolo del sole, ma il “gran finale” avvenne il giovedi’ di quella settimana.
Mio zio Stanley, che era con me in questo pellegrinaggio, mi convinse ad andare ad una messa di guarigione che si teneva in San Giacomo. Sebbene io fossi riluttante all’idea di una messa di guarigione, andai. In un istante fui guarito dell’artrite reumatoide di cui soffrivo. Un attimo prima il dolore e la malattia mi stavamo distruggendo e un attimo dopo ero guarito! (Inoltre fui guarito anche della dislessia, di una verruca sulla mano destra e perfino delle emorroidi!!)
L’impatto che questo ebbe su di me mi porto’, appena tornato a casa, a prenotare di nuovo un pellegrinaggio per Medjugorje per mantenere la promessa che avevo fatto al Signore “ Portero’ qui cento persone per dirti grazie per tutto quello che stai facendo per me”.
Cosi’ son tornato a Medjugorje l’anno successivo con 101 pellegrini che il Signore mi aveva affidato.
Dissi al Signore “ Se vuoi qualcuno che porti qui i Tuoi pellegrini e li guidi con il cuore e non con un’agenda, io son pronto a farlo”. Quando dai la tua vita al Signore e vivi i messaggi di Medjugorje, devi stare attento a cio’ che dici al Signore perche’ Lui ti puo’ prendere sul serio….e con me lo fece.
Nel 1990 ho fondato un’associazione cattolica a scopo benefico che si chiama Gospa Missions. Ho poi cominciato a essere invitato a parlare e a dare la mia testimonianza nelle chiese, sia negli USA che in Canada. Nel 1991 ho lasciato il mio lavoro con KDKA TV per dedicare la mia vita a Gesu’ e Maria.
Il Signore mi ha parlato nell’agosto del 1987 e non ha piu’ smesso di parlarmi. Mi ha trasformato da un individuo materialista e egocentrico in una persona che va a messa tutti i giorni, che prega tre rosari al giorno e che digiuna due volte alla settimana come ci chiede Maria.
Porto al mondo il messaggio che la nostra Madre ha dato in Medjugorje “ Son venuta a dire al mondo che Dio esiste”.
Non riesco a capire come abbia potuto essere cosi’ stupido per 25 anni. Adesso faccio tutto quel che posso per convincere tutti che la preghiera funziona, se preghi con il cuore.
Questa testimonianza e’ presa, con il permesso dell’editore, da The Spirit of Medjugorje Online. Traduzione di Giacomina
Che Dio ci benedica
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Re: Miracoli e testimonianze da Medjugorje
Messaggio Anna Giacomina il Ven Mar 20, 2009 10:51 pm
Omelia data da Padre Eugenio La Barbera il 3 Gennaio 2008 a Medjugorje
Ogni volta che vengo a Medjugorje mi sembra doveroso, è già un po’ che non lo faccio, dare la mia testimonianza … come la Madonna ha chiamato me, per formare in Brasile una comunità monastica, oggi noi abbiamo tre monasteri in Brasile.
Io non credevo in Medjugorje, e nel 1987, nel Maggio dell’87, ero in una profonda crisi esistenziale, e un caro amico sacerdote, Don Valdemaro Boggiano Pico, mi ha quasi costretto a venire a Medjugorie, e … sono arrivato con due amici miei, loro credenti a queste apparizioni, io assolutamente zero.
Siamo arrivati che pioveva, e … ci doveva essere una apparizione ad Ivan, ma quel giorno hanno mandato a dire, a noi del pullman, proprio appena arrivati che … l’apparizione era solo per il gruppo di preghiera, quindi noi eravamo dispensati, e il pullman è diventato tutto triste perché non poteva partecipare, e io al contrario sono diventato molto allegro, cominciavo a prendere in giro tutti quelli del pullman “Vedete, siete venuti qua e la Madonna neanche vi vuole” e … siamo andati, in quel epoca non c’erano alberghi, non c’era commercio, non c’era niente, e ci hanno ospitato in casa di persone qui del luogo; ricordo che noi dovevamo tenere la finestra chiusa perché sotto c’era la stalla e venivano tutti i profumi della stalla, e tenevamo la porta aperta, e la porta dava sul Krizevac.
Ad un certo momento uno dei miei amici, eravamo tutti e tre in questa stanza, mi ha detto: “Eugenio, andiamo a pregare, a fare la Via Crucis?”. Io ho detto: “Ma che via Crucis, sta piovendo e poi scusa e … ha detto che noi non possiamo andare su perché c’è il gruppo di preghiera là sulla montagna, cosa andiamo a fare noi” e poi ho detto: “State tranquilli che la Madonna, non c’è!”, e più tardi le persone ci hanno portato una brodaglia, non so che cos’era, e … quando stavamo mangiando, un altro dei miei amici mi dice: “Guarda Eugenio, sulla croce del Krizevac c’è una stella, vedi, è il segno che tu volevi, la Madonna ci sta chiamando” … ma io da buon filosofo, e, con una logica ferrea gli ho detto: “Ma mio amico, una stella non è la presenza della Madonna, di stelle ce ne sono tante nel cielo” … ma in ogni modo lui si era messo a … un poco offeso, e gli ho detto: “Volete andare a fare la via crucis? Andiamo!” …e dentro di me ho detto “questa sera li faccio morire, farò una predica una più lunga dell’altra”, e infatti ho iniziato, tutti in ginocchio, loro due in ginocchio io in piedi, e cominciavo a predicare e … ma abbastanza lungamente no … “le ginocchia devono grondare sangue stasera!” … ma ad un certo momento mi ricordo che … in quanto io stavo predicando mi accorgo che la mia giacca a vento era asciutta! … non poteva essere asciutta, stava piovendo e allora è cominciato a entrare in me una grossa paura, non sapevo le cose, prima credevo di sapere la teologia, credevo di sapere tutto, e … e adesso, mi incontravo con un … un fenomeno che non sapevo dominare, allora cominciavo a toccare la terra, è chiaro che era bagnata, stava piovendo, è, e ad un certo momento ho cominciato a dire ai miei compagni “beh, andiamo all’altra stazione”, e li toccavo: erano bagnati .. toccavo la mia giacca a vento, era asciutta, e mi ricordo che è stata una Via Crucis molto veloce, proprio dalla paura, e quando siamo arrivati sul Krizevac, da quella unica stella si sono formati circoli di stelle, e dove noi eravamo aveva smesso di piovere, ma fuori di questo circolo continuava a piovere.
Io non avevo il coraggio di dire niente a loro, e loro non mi dicevano nulla, e ho detto: “Beh, ognuno preghi per suo conto!” e mi ricordo che quella notte io ho sfogato tutta la mia amarezza alla Madonna, le ho detto:
“Guarda io non so se tu esisti, se tu appari qua, però voglio dirti una cosa: in primo luogo che io non sono un buon prete, io sono un ottimo prete, perchè dico il Rosario, perchè dico il Breviario, perché confesso …
Le ho detto tutte le cose buone che io facevo, i peccati non glieli ho mica detti .. solo le cose buone! dico, e …e quale è stata la ricompensa? Ecco, mia papà è morto di cancro alle ossa, il socio di mio fratello è qui vicino e sta in galera, mio fratello sta in galera, ed io sono qua, nel mio istituto … pensano male di me, che dire … ho sfogato tutta la mia … tutto ciò che io avevo dentro il mio cuore e … il giorno dopo, questo mio amico prete Don Valdemaro Boggiano Pico doveva scrivere un libro su Medjugorie e mi ha chiesto di fare io il Rosario fino alla collina delle apparizioni.
Nell’87 eravamo ancora in regime comunista qui, e … e io dovevo fare solo il Rosario, siamo andati su, ho detto il Rosario con i pellegrini, e poi mi sono seduto in un posto, anticamente non c’erano tutte le stazioni del ... del Rosario, non c’era niente di la', non c’era niente, ma i fedeli mettevano delle crocine di legno in segno, credo, della loro fede. Io ero seduto là, pensando a niente, guardando … li dalla collina e ad un certo momento … si è presentato una persona; io dal .. nel Krizevac avevo detto “be, Se tu dai segnali a tutti, potrai dare un segnale al Padre Eugenio della Tua … presenza” e il giorno dopo un signore, che io non conoscevo, molto distinto, con la cravatta, ricordo molto bene, … mi ha detto: “Lei è il Padre Eugenio La Barbera?” .. Nome e Cognome! … e siccome eravamo in regime comunista, ho pensato fosse una guardia a portarmi in galera, e allora ho detto: “ma, perlomeno mio fratello sta in un galera italiana, io vado a finire in una prigione comunista e gli ho detto: “Sono io”, cosa dovevo dire, “sono io” … e lui ha detto: “Io ho qualcosa da dirle sulle domande che lei ha fatto ieri sera alla Madonna sul Krizevac … lei le vuole sentire? … E io mi sono accorto che non solo le donne sono curiose, ma anche gli uomini, perché anch’io ero curioso di sapere .. e io in peggio mi sono guardato tutto intorno per vedere se nessuno mi ascoltava, poi verso il tipo: “Puoi dirmelo” … e … lui mi ha detto
“In primo luogo, la Madonna ti manda a dire che tu sei un buon prete, un ottimo prete (e io mi sono TANTO vergognato in quel momento), però dice tuo papà sta in Paradiso con la tua mamma, e tuo fratello uscirà dalla galera, ma siccome tu ancora non credi, prima di lasciare Medjugorje la Madonna darà a te un segnale”.
Ricordo che io sono fuggito da quel luogo, non ho neanche lasciato finire quello che doveva dirmi, e sono corso giù, ho incontrato Don Valdemaro Boggiano Pico e gli ho detto “voglio confessarmi, perché penso che morirò”, e ho fatto una confessione generale di tutta la mia vita, e lui pover’uomo mi diceva: “Ma no,tu non ci credevi ti ha voluto dare un segno” … “Si Si, dico, guarda, di segni ne ho già avuti abbastanza” gli ho raccontato anche i segni della giacca a vento che non era bagnata …”Cioè, guarda, io ti credo, io credo, un altro segno e io muoio .. di cuore, quindi io credo e basta”.
E … doveva arrivare qui a Medjugorje un pullman dell’Emilia Romagna che non aveva sacerdoti, e … hanno chiamato me per aiutare a fare la Via Crucis a questo gruppo di pellegrini, mi ricordo che … mi sono preparato bene poi sono andato li, il giorno dopo quando sono arrivati,ci siamo presentati e siamo andati a fare la Via Crucis … alla terza stazione, la prima caduta di Gesù, un giovane, tra i 18 e i 20 anni, ha cominciato a piangere, ma piangeva forte, piangeva forte, e per cui io non potevo parlare perché i pellegrini guardavano a lui, e dall’altra parte io non avevo neppure il coraggio di dirgli di smettere di piangere perché, dicevo, è capace che anche la Madonna mi appaia e non volevo che mi apparisse, e quindi, anche quella volta la via Crucis è stata velocissima.
Quando siamo arrivati sul Krizevac io ho smesso di parlare e questo giovane ha smesso di piangere, e lì mi è venuto un nervoso perché adesso che può piangere a volontà ha smesso … però questo giovane è venuto vicino a me e mi ha detto “Padre, io gli chiedo perdono, dice, ma mi è successa una cosa” ..”ma cosa è successo, e vero, gli ho detto, che io sono un buon predicatore ma neanche così bravo che tu piangi così” .. dice “Guardi, io ho visto come in un film tutti i miei peccati, io piangevo, mi … pentivo, e venivano altri peccati, io piangevo, mi pentivo e vedevo altri peccati” … dentro di me, anche come prete dicevo “eh, ma quanti peccati ha questo qui, dalla terza alla quindicesima stazione” … e dice “Quando lei ha smesso di parlare io ho sentito una voce molto chiara che mi ha detto <
> e io sono qui, padre, a confessarmi” … e così l’ho confessato, e aveva molti peccati, si, e ad un certo momento … questo giovane si alza le maniche, tutto nero: era un tossicodipendente, poi prende delle … delle fiale che aveva nella tasca e le rompe sulla roccia della montagna, ed io gli dico: “Senti mio giovane, è vero che la Madonna ti ha benedetto, è vero che sono passati tutti i tuoi peccati, però … tu che sei … che ti inietti questa droga … non puoi smettere dall’oggi al domani, è meglio che scendi giù, vedi un medico, perché … si, non si può cambiare dall’oggi al domani, ed essere .. lui aprendo le braccia mi ha detto “Padre Eugenio, io sono stato guarito, io sono quel segno che la Madonna ha promesso a lei prima di lasciare Medjugorje” … e da quell’anno, io sono sempre venuto in Medjugorje a ringraziare la Madonna.
Anni dopo, vari anni dopo …la Madonna mi ha chiamato, ancora qui a Medjugorje, attraverso la veggente Vicka, a fare una … una comunità religiosa dove si pregasse.
Io non volevo farla, anche con Vicka io sono stato molto maleducato, molto ironico, le ho detto: “ Ma te l’ha detto la Madonna? Ma non mi dica … pronti! di alla Madonna in quale banca svizzera devo andare per fare un’obbligazione” … ci volevano molti soldi per fare una congregazione … e mi ricordo che la Vicka, sempre sorridente, una persona amabile, mi ha detto, non si è mica offesa, ha detto : “Bene, glielo chiederò”. “Ecco, chiediglielo” le ho detto.
E .. il giorno dopo io passavo e … Vicka parlava dove c’era la casetta della nonna in cima, e io passo, la saluto, le vado avanti, e lei mi chiama: “Ha detto la Madonna, che l’eredità che tu hai ricevuto dalla tua famiglia non è mica tua, è di Dio, quindi, ha detto la Madonna spendi la tua eredità, poi Lei ti aiuterà.”
Io non ero proprio convinto di questa cosa qui, poi Medjugorje non era riconosciuta, e allora sono andato dal Papa, Giovanni Paolo II, gli ho detto: “Santità, è successa questa roba qui, sa, io sono un missionario, sono in Brasile, ho tante cose da fare …” in quell’epoca ero direttore del Rinnovamento carismatico, e …
il Papa mi ha detto: “Va bene, il fatto che … che non siano riconosciute le apparizioni non vuol dire che tu non possa creare una congregazione” … e così siamo andati avanti, e oggi siamo un monastero “sui juris”, cioè un monastero ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa, del quale io sono l’Abate, e quindi ringraziamo il Signore perché, vedete, con tanti segni, tante cose … ecco, la Chiesa ci dice che quando noi cerchiamo la Verità, ecco, il Signore ci fa scoprire che non c’è nulla, non c’è nulla che possa impedire che si attui la volontà di Dio sulle cose.
Mi ricordo che quando … sono state approvate le nostre costituzioni, naturalmente si rimandano alle congregazione per i religiosi, non so perché, le nostre costituzioni sono arrivate sulla scrivania dell’allora Cardinale Ratzinger, il quale ha messo il visto: “approvato”.
Ricordo ancora che il cancelliere della mia diocesi mi diceva … dice:“Guarda, o il Cardinale Ratzinger era ubriaco, e penso di no, o non le ha lette perché noi siamo un paese del terzo mondo … il Brasile … o, la Madonna gli ha chiuso tutti e due gli occhi, perché la tua comunità è stata approvata” .... e allora, con voi, io lodo il Signore, ringraziamo il Signore, e ringrazio la Madonna, che mi ha chiamato a questa nuova missione, oggi siamo … abbiamo tre monasteri in Brasile e viviamo questa spiritualità Benedettina-Mariana, secondo … tutto ciò che la Madonna ha chiesto di fare e di praticare.
Con voi, e con tutti i confratelli qui presenti, lodiamo il Nome del Signore (il 3 gennaio la chiesa fa memoria facoltativa del “Santissimo Nome di Gesù”, memoria tipicamente Francescana che per questo motivo a Medjugorje si celebra), in questo giorno attraverso la bocca di Maria. Amen.
Che Dio ci benedica
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[Modificato da NITA.F 11/09/2012 00:31]