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PERCHÈ USCIRE DALLA CHIESA!!!

Tutto il contenuto di questo forum era ovviamente oggetto della mia precedente credenza cieca nella bibbia e frutto della fede in Dio.
Ora mi ritengo AGNOSTICO e personalmente, non m'interessa assolutamente più nulla di TUTTO l'argomento RELIGIOSO in generale,
avendo capito che è tutto frutto dell'uomo, bibbia compresa e che Dio non centra nulla con essa, ma ancor meno, anzi,
sopprattutto con la CHIESA CATTOLICA!!

Per questo motivo, lascio detto forum in sola lettura tranne le tre cartelle:

MESSAGGI, ANNUNCI e RIFLESSIONI PROFONDE dove anche gli anonimi possono accedere.

Chi vuol conoscere le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta,
può farlo andando a curiosare cliccando il link in rosso quì sotto:


FALSE VERITÀ


SE QUALCUNO AVESSE BISOGNO DI COMUNICARE CON ME:

sonnyp@email.it

Shalom.
 
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Ultimo Aggiornamento: 03/02/2011 16:35
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E chi lo dice, tu?

Viene da chiedersi poi perché ogni volta che ®@ffstef@n deve trovare delle risposte anziché aprire un manuale universitario si mette a cercare nel mare magnum della spazzatura internettiana, incapace com'è di selezionare le fonti e di rendersi conto che un articolo scientifico non firmato non vale nulla.




Scusa Poly ma solo quello che citi tu fa testo o è "accademico"?

Se anche fosse che il materiale di Raffaele non fosse firmato (il che ho i miei dubbi) questo non sminuisce la sua importanza e soprattutto il suo contenuto!

Ti sta mostrando anche scentificamente la validità delle sue argomentazioni, o solo Piero Angela ti fa comodo per come ha svolto il suo servizio? Un pò di coerenza Please! E che diamine Poly, ma che hai il monopolio della discussione per caso? Shalom.



27/01/2011 21:56
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Re:
®@ffstef@n, 27/01/2011 21.02:

 Storia della derubricazione dell’omosessualità dal DSM


Uno degli argomenti del movimento gay per affermare che l’omosessualità sarebbe “normale” è l’affermazione secondo la quale l’APA, nel 1973, ha cancellato l’omosessualità dal suo manuale diagnostico, il DSM (Diagnostic and Statistic Manual);

sulla scia di questa decisione, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’ha cancellata dal suo manuale diagnostico, l’ICD (International Classification of Disease), nel 1991.

Pochi però spiegano che questa decisione non è stato il frutto di un dibattito scientifico, ma di una operazione ideologica.

Dal 1968 gli attivisti gay manifestavano alle riunioni della “Commissione Nomenclatura” dell’APA, chiedendo e infine ottenendo di partecipare agli incontri.

Da quel momento il dibattito scientifico fu sospeso e sostituito da discussioni di carattere politico e ideologico che sfociarono nel 1973 nella decisione di mettere ai voti la questione.

Ebbene sì: l’omosessualità fu derubricata dai manuali statistici grazie a una votazione (5.816 voti a favore e 3.817 contro)!

Nel DSM IV rimase la voce "omosessualità egodistonica" (che fu tolta poi nel 1987), espressione che in generale designa soggetti spinti verso uno stato depressivo a causa di un conflitto con il proprio io.

Il noto psichiatra Irving Bieber commentò la votazione del 1973:

"Non si può davvero sostenere che la nuova posizione ufficiale riguardo l’omosessualità sia una vittoria della scienza. Non è ragionevole votare su questioni scientifiche come se si trattasse di mettere ai voti se la terra sia piatta o rotonda".

È interessante la posizione di Robert Spitzer, che nel 1973 era presidente della “Commissione Nomenclatura” dell’APA.

Egli, in seguito a una ricerca compiuta nel 2001 e confermata nel 2003 sull’efficacia della terapia riparativa, afferma di aver cambiato idea in merito alla possibilità di cambiamento dell’orientamento sessuale.

In una dichiarazione rilasciata al “Wall Street Journal” il 23 maggio 2001, egli afferma:

"Nel 1973, opponendomi all’opinione prevalente dei miei colleghi, appoggiai la rimozione dell’omosessualità dalla lista ufficiale dei disordini mentali. Per questo motivo ottenni il rispetto dei liberals e della comunità gay, anche se ciò fece infuriare molti dei miei colleghi[…]
.

Ora, nel 2001, ho mutato opinione e questo ha fatto sì che venissi presentato come un nemico della comunità gay e così la pensano in molti all’interno della comunità psichiatrica e accademica.

Io contesto la tesi secondo cui ogni desiderio di cambiamento dell’orientamento sessuale di un individuo è sempre il risultato della pressione sociale e mai il prodotto di una razionale motivazione personale…".

In sintesi: non si tratta in questa sede di stabilire se l’omosessualità sia o no una malattia, un disturbo o un disordine, se sia giusta una denominazione piuttosto che un’altra, ma di mettere in guardia dalle affermazioni totalizzanti di coloro che sostengono trionfalmente che l’omosessualità, in base ai criteri “scientifici” sanciti dal DSM, non è più una malattia.

Il rischio di questa affermazione è che essa possa diventare una “giustificazione scientifica” per sostenere ulteriori manipolazioni ideologiche.

 



®@ffstef@n, incapace di distinguere un'articolo scientifico dalla anonima spazzatura internettiana (fosse anche solo per il modo di citare le fonti), continua bellamente a citare articoli scritti da incompetenti, e il fatto che non si renda conto delle sciocchezze che pesca dalla rete è indice della sua medesima incompetenza sull'argomento. La depennazione da DSM Iv un'operazione idologica? Ma che boiata. Quante volte s'è sentito, di anno in anno, questo slogon, che non ha nulla di fondato, e di cui ®@ffstef@n nella sua ignoranza si fa ingenuo portavoce, come se un'articolo anonimo pescato dalla rete potesse competere con l'Organizzazione Mondiale della Santità, che, miracolo, avrebbe deposto ai suoi obblighi scientifici in nome della potentissima lobby gay (come se altri lobby, e ben più potenti, non esistessero)!
Un referendum non può valutare cosa sia sano e cosa no? Verissimo, ma quello che l'autore beota di quell'articolo non dice fu che a chiedere il referendum fu proprio il partito che considerava l'omosessualità patologica. La APA, che compila il DSM IV, aveva già assunto che non v'era prova scientifica della precedente classificazione come patologica dell'omosessualità, e dunque la voleva cancellare. Furono i sostenitori della patologicità dell'omosessualità a non accettare questa decisione presa secondo i consueti canoni scientifici e a volere un referenum per ribaltare la decisione, referendum dove persero!
I motivi per cui l'omosessualità fu depennata dal DSM è che non s'è riuscito a dimostrare che produca alcun disturbo psichico. Le tare degli studi che ritenevano l'omosessualità una malattia sono stati così elencati:


1)limitatezza del campione studiato. Alcune teorie erano state formulate su campioni ridottissimi, anche inferiori alle dieci persone, e i risultati erano statisticamente non significativi.

2)mancanza di un gruppo di controllo. Alcune teorie erano state formulate senza verificare se le condizioni riscontrate in persone omosessuali fossero presenti anche in un gruppo di controllo di persone eterosessuali di condizione simile. In altri casi il gruppo di controllo era presente, però era stato confrontato un campione di omosessuali con disturbi psichiatrici e un campione di eterosessuali privi di disturbi.

3)bias di selezione del campione di studio. La gran parte degli studi sugli omosessuali era stata compiuta su pazienti psichiatrici, e i disturbi da essi provati erano stati attribuiti all'omosessualità. Gli studi di Evelyn Hooker su omosessuali non psichiatrici, al contrario, non riscontrarono differenze sulla percentuale di persone ben integrate ("well adjusted") che era presente nel campione di omosessuali e nel campione di controllo, composto da eterosessuali non psichiatrici. Un'altra forma di bias consisteva nell'accettazione in terapia solo di pazienti bisessuali o "sessualmente confusi" (per esempio prostituti adolescenti), con l'esclusione degli omosessuali "confermati". In questi casi, la percentuali di "guarigioni" risultava altissima, ma solo per il fatto che le persone "in cura" non erano mai state omosessuali.

4)bias di altro tipo. L'argomento dell'omosessualità, che è stato oggetto per secoli di pregiudizi radicati, richiede un approccio particolarmente cauto per evitare che i pregiudizi influiscano sui risultati finali. In una situazione del genere, la scienza applica il procedimento del "doppio cieco". Nel caso delle ricerche sull'omosessualità, invece, questo metodo non era stato praticamente mai usato.

5)mancanza di follow-up. Alcuni terapeuti vantavano altissimi tassi di "guarigione" di omosessuali, che pubblicizzavano anche attraverso pubblicazioni dirette al grande pubblico. Molti però omettevano di riferire se col passare del tempo i pazienti fossero tornati o meno al loro comportamento precedente. Alcune ricerche in tal senso andavano rivelando percentuali significative di ritorno al comportamento omosessuale.

6)non replicabilità degli studi. L'elevata percentuale di "guarigioni" vantata da un certo autore non aveva luogo quando la medesima terapia veniva tentata da altri suoi colle



L'idea del Narth e degli altri assertori delle teorie riparative secondo cui fu cancellata solo per pressioni del movimento gay è dunque infondata.

Se voleva sapere cosa pensa attualmente la comunità scientifica dei gay potete vedervi questo ben filmatino che fanno vedere nelle scuole americane. Perché, da quello che vedo, qui c'è bisogno di una rieducazione che parta dai fondamenti, come si fa coi bambini:





27/01/2011 22:20
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Per Sonny


Scusa Poly ma solo quello che citi tu fa testo o è "accademico"?



Ma bisogna usare la testa quando si citano le cose. Mio spieghi come sia possibile che sia scientifico un testo ANONIMO trovato su internet?
Chiunque sa che nella comunità scientifica ci sia firma quando si scrive un articolo, altrimenti dietro la pubblicazione ci può essere un dilettante. Quello che io dico lo argomento con citazioni che riportano pubblicazioni provenienti dai maggiori centri del sapere, il nostro caro amico invece sguazza a caso in rete su Google ravanando nel fango col suo mouse per cercare qualcosa a cui aggrapparsi per poter continuare a replicare su un argomento di cui non sa palesemente nulla.
Se poi guarderai il cartone scolastico da me postato alla fine del mio ultimo post, scoprirai quali sono le associazioni ufficiali di psichiatria e medicina che sostengono le mie opinioni, cioè tutte.
Persino l'Ordine degli Psicologi italiani ha preso posizione sul tema dicendo che le teorie riparative sono tutte stupidaggini e che chi le pratica è un ciarlatano...
Qui il testo del comunicato:
spes74.splinder.com/post/15498991/lordine-nazionale-degli-psicologi-prende-posizione-sulle-terapie-di-cura-dellomose...
27/01/2011 22:59
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96 e '98.
Di quando ancora si intravvedeva appena la punta dell' iceberg.

Vediamo cosa ne pensano oggi.

Poly, Poly....

Continua cosi' che presto farai impallidire quell' altro negazionista cattolico di Messori....

Ma dico io, quello almeno ci campa...



Non c'è stato alcun incremento della pedofilia negli ultimi anni, quelle statistiche vanno benissimo. Se tu hai l'impressione che si sia parlato di più di pedofilia è perché è scoppiato uno scandalo che non dipende dal numero dei casi di pedofilia in aumento bensì dalla presunta scoperta di documenti della Santa Sede volti ad insabbiare i casi di pedofilia.
27/01/2011 23:35
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Re:



Non c'è stato alcun incremento della pedofilia negli ultimi anni, quelle statistiche vanno benissimo.


No caro, non rigirartela come al solito.

Il punto e' che NON SI SAPEVANO.

E grazie all' omerta' e tutto il lavoro sotterraneo della tua Santa Madre Chiesa.

Qui un resoconto da una fonte attendibile, se non addirittura di parte (vostra):
quovadisecclesia.wordpress.com/2009/09/14/clero-pedofilo/


Se tu hai l'impressione che si sia parlato di più

Adesso diventa una mia impressione. [SM=g7405]
Non ci sto dietro da anni per accontentarmi di ricavarne una semplice impressione.
E tieni presente che non ho MAI strumentalizzato la faccenda, dato che considero quei preti vittime a loro volta.



di pedofilia è perché è scoppiato uno scandalo che non dipende dal numero dei casi di pedofilia in aumento bensì dalla presunta scoperta di documenti della Santa Sede volti ad insabbiare i casi di pedofilia.


PRESUNTA SCOPERTA? [SM=g7483]

Ma smettila, per favore.

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
27/01/2011 23:39
Re: E chi lo dice, tu?
Sonnyp, 27/01/2011 21.14:


Viene da chiedersi poi perché ogni volta che ®@ffstef@n deve trovare delle risposte anziché aprire un manuale universitario si mette a cercare nel mare magnum della spazzatura internettiana, incapace com'è di selezionare le fonti e di rendersi conto che un articolo scientifico non firmato non vale nulla.




Scusa Poly ma solo quello che citi tu fa testo o è "accademico"?

Se anche fosse che il materiale di Raffaele non fosse firmato (il che ho i miei dubbi) questo non sminuisce la sua importanza e soprattutto il suo contenuto!

Ti sta mostrando anche scentificamente la validità delle sue argomentazioni, o solo Piero Angela ti fa comodo per come ha svolto il suo servizio? Un pò di coerenza Please! E che diamine Poly, ma che hai il monopolio della discussione per caso? Shalom.




Lo ripeto
non inveite contro la croce rossa ne tantomeno contro i suoi polyambulatori

Tanto questi erano e sono prevedibilissimi tanto che un polyambulatorio si esprima così:


Viene da chiedersi poi perché ogni volta che ®@ffstef@n deve trovare delle risposte anziché aprire un manuale universitario si mette a cercare nel mare magnum della spazzatura internettiana, incapace com'è di selezionare le fonti e di rendersi conto che un articolo scientifico non firmato non vale nulla.



Ergo dovremmo chiedere al polyambulatorio quali interessi avrebbe a reperir le fonti se non intimorire l'interlocutore..la fonte in questo modo:


Suppongo dunque che espressioni come “culattoni” riferite ai gay, o “fate vomitare i cani” per te siano normali? Circa il 90% di quello che scrive ®@ffstef@n è composto da soli insulti. Questo continuo suo tentativo di accostare l’omosessualità e la pedofilia, come se fossero la stessa cosa o si implicassero, è da denuncia penale.



Qui da noi si dice:
Non sei il culo per il mio ca§§o poichè non ti soddisferebbe nemmeno un palo-mbaro.


Ma veniamo alla vera informazione e non alla propaganda.

Continua>>>>>

[Modificato da ®@ffstef@n 27/01/2011 23:56]
27/01/2011 23:53
Re:
 Notasi la ripresa di quest'articolo:

Storia della derubricazione dell’omosessualità dal DSM

e il come si sviluppa con dati richiesti ma non essenziali se si vuol evitare di sparare sui polyambulatori.

Ebbene sì: l'omosessualità fu derubricata dai manuali statistici grazie
a una votazione (5.816 voti a favore e 3.817 contro)!

Questa votazione avvenne nonostante il parere contrario della
maggioranza degli psichiatri americani che si espressero attraverso un
sondaggio indipendente

( CFR H. L. Lief, Sexual Survey no.4 current thinking on
homosexuality, Medical Aspects of Human Sexuality, 11 ( 1977) 110-111;
CFR
Socarides C. W., The Sexual Deviations and the Diagnostic Manual,
American
Journal of Psychoterapy, 32 ( 178 ) 414-426 ).




Per questo motivo ottenni il rispetto dei liberals e della comunità gay ,anche se ciò fece infuriare molti dei miei colleghi[.]. Ora, nel 2001, ho mutato opinione e questo ha fatto sì che venissi presentato come un nemico della comunità gay e così la pensano in molti all'interno della comunità psichiatrica e accademica. Io contesto la tesi secondo cui ogni desiderio di cambiamento dell'orientamento sessuale di un individuo è sempre il risultato della pressione sociale e mai il prodotto di una razionale motivazione personale.".



2) Contraddizioni scientifiche nate dall'operazione ideologica della
Commissione Nomenclatura dell'APA:

A)
Nei manuali diagnostici dell'APA è tuttora presente il DISTURBO
DELL'IDENTITA' NEI BAMBINI
.

IL DSM -IV -TR, Criteri diagnostici, traduzione italiana, Masson,
Milano 2004, disturbo F64.2:


per esempio:"" nei bambini (..)avversione verso i giochi di baruffa e
rifiuto dei tipici giocattoli, giochi e attività maschili; nelle
femmine(..) marcata avversione verso l'abbigliamento femminile
tradizionale""


Come si può vedere, il disturbo descritto è altamente predittivo di un
futuro sviluppo dell'omosessualità.

Il Manuale Diagnostico dell'APA ha creato una contraddizione di fondo:
infatti esso considera i disordini dell'orientamento sessuale una
patologia nel bambino e, poi, considera il loro esito conclusivo nell'
adulto (come l'omosessualità) una condizione normale.

Nella natura umana non esiste il terzo sesso omosessuale in grado di
autoriprodursi.Nessun omosessuale e mai nato da una coppia di
omosessuali.
Tutti gli esseri umani sono eterosessuali: alcuni
eterosessuali hanno un problema di tipo omosessuale.


B)

IL DSM-IV-TR ( citato) considera ancora come disturbo sessuale un ""
persistente e intenso disagio riguardo all'orientamento sessuale""
(vedi DSM: disturbo F52.9 ). Ma questo disturbo non ben specificato è
proprio quello dell'omosessualità " egodistonica" che veniva citata nel
DSM-III,Criteri diagnostici, traduzione italiana, Masson, Milano del
1983, disturbo 302.00, ossia quella degli omosessuali che non si
riconoscono nell'identità gay.
27/01/2011 23:59
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Avevo scritto: Discorso SuperQuark? mi pare molto riduttivo affidarsi a servizi di natura scientifica che non hanno nessuna valenza e che non trovano, fra le altre cose, un riscontro oggettivo in un più ampio contesto scientifico internazionale”



Polymetis: Il professore di genetica dell’università di Padova intervistato diceva che i dati non erano sorprendenti perché confermano quanto era già stato appurato da altri studi. Sicché questa non è una scoperta italiana, ma una verifica di quanto già scoperto altrove.

Mia replica: Ci avventuriamo su un terreno molto insidioso, speriamo di uscirne tutti indenni.

Il luminare a cui fa riferimento Polymetis è il professore “Andrea Camperio Ciani”, del Dipartimento di Psicologia generale dell'Universita' di Padova.
Lo studio fa riferimento a una “presunta” scoperta di geni relativi all'omosessualità.
So che Polymetis è persona molto attenta, preparata e precisa, e mi farebbe cosa gradita se mi postasse almeno un link relativo a questi famosi studi internazionali, perché io non ne ho trovati.
La mia tesi rimane sempre quella precedente, salvo che tu non abbia ulteriori elementi che possano farmi cambiare opinione in tal senso.
Credimi, mi farebbe piacere che fosse così, anche per valutare obiettivamente e confutare, serenamente, con quel rispetto reciproco che non ci contraddistingue , ma ci accomuna.
Dico questo, perché delle smentite, circa la presunta scoperta, arrivano proprio dal presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso, il quale scrive:
Insomma, un po' di ragionamento e cautela non guasterebbero. Purtroppo, invece, ci sia affida al sensazionalismo annunciando "scoperti i geni dell'omosessualità" quando nella ricerca del Professor Camperio Ciani non viene identificato specificamente proprio nessun gene!”

Sotto l'integrale con il link, a integrazione di quanto sopra esposto. Ci sarebbe dell'altro, ma non è mia intenzione continuare.


Scrive Mancuso:

"un giorno si sostiene che gli uomini gay hanno il cervello simile a quello delle donne eterosessuali e, parimenti, che il cervello delle donne lesbiche è simile al cervello degli uomini eterosessuali. Un altro giorno si afferma che l'omosessualità maschile ha origine da una predisposizione genetica da parte della madre.

Insomma, le università di mezzo mondo tengono a far sapere che si occupano dell'orientamento sessuale gay e che viene continuamente riconfermata la tesi secondo cui essere gay o lesbica è un fatto naturale, come del resto aveva già decretato da molto tempo l'Organizzazione Mondiale della Sanità definendo l'omosessualità "una variabile naturale della sessualità".

Premettiamo che la ricerca scientifica va sempre sostenuta ed è un fatto positivo se essa si mette in discussione e non parte da preconcetti. Rimaniamo perciò perplessi nell'esaminare ricerche che non tengono conto della complessità delle sessualità nel loro insieme.
Infatti, è riduttivo, morboso e un po' sospetto che il campo si limiti ad isolare un solo orientamento sessuale, mentre tutta la letteratura scientifica dice che: per quanto riguarda il genere umano gli orientamenti sessuali non sono solo due, gay ed etero, ma una varietà più complessa, come già osservava il primo Rapporto Kinsey nel 1947. Ancora più peculiare che ci si focalizzi sull'omosessualità maschile e per nulla su quella femminile, per non parlare poi della bisessualità.

La ricerca antropologica, l'approfondita elaborazione storica, le scoperte in campo biologico e neurologico, convergono sul alcune affermazioni di fondo ormai condivise da tempo:
- l'omosessualità è sempre stata presente nel genere umano,
- diverse sono gli orientamenti sessuali praticati e accettati in molteplici culture fin dall'inizio della civiltà umana,
- gli elementi culturali, sociali ed ambientali sono determinanti rispetto ad una maggiore o minore visibilità di orientamenti sessuali diversi da quello eterosessuale.

Insomma, un po' di ragionamento e cautela non guasterebbero. Purtroppo, invece, ci sia affida al sensazionalismo annunciando "scoperti i geni dell'omosessualità" quando nella ricerca del Professor Camperio Ciani ---> non viene identificato specificamente proprio nessun gene!



www.arcigay.it/morboso-continuo-annuncio-ricerche-origine-omose...


Saluti

[Modificato da La Bidella 28/01/2011 00:14]
28/01/2011 00:02
Viaggiare informati!!!

AMBIGUO PROVVEDIMENTO



È quello varato dalla risoluzione del Parlamento europeo che ha raccomandato di mettere sullo stesso piano le famiglie normali e le coppie omosessuali. Psicologi e studiosi al di sopra di ogni sospetto asseriscono invece che l’omosessualità non è condizione di “normalità”, ma un disturbo dell’identità sessuale.


 
Nel 1973 Robert Spitzer, docente di psichiatria alla Colombus University, fu tra gli esperti che sollecitarono una revisione critica degli studi sull’omosessualità.

Grazie anche alla sua autorità scientifica le tendenze omosessuali furono  cancellate come "disordine" dal manuale dell’American Psychiatric Association e vennero riclassificate come "condizione normale".

Una decisione che da quel momento venne strumentalizzata dalle lobby gay di tutto il mondo, Italia compresa, per le loro campagne di propaganda.



Lo scorso anno, intervistato dall’importante rete statunitense Abc News, il professor Spitzer ha proposto di riconsiderare criticamente la classificazione dell’omosessualità. Fu probabilmente un errore, ha detto in sostanza il famoso psichiatra, la decisione di toglierla dall’elenco ufficiale dei disturbi psichici.

Nella stessa occasione Spitzer ha raccontato di aver studiato recentemente 22 ex-omosessuali e di essere rimasto stupito dai mutamenti positivi che avevano fatto registrare dopo una serie di cure psicologiche. La maggior parte di questi ex gay dimostravano inoltre di essere ritornati ad una forte convinzione religiosa.

La "conversione" di Robert Spitzer è stata salutata con soddisfazione dagli esperti che indagano i risvolti psicologici della condizione omosessuale.

Non sono molti però quelli che studiano la psicologia dei gay senza obiettivi di parte.

Con intenti cioè solo scientifici e non propagandistici o demagogici.


Tra gli psicologi al di sopra di ogni sospetto c’è sicuramente Gerard van den Aardweg, docente di psicologia presso l’Istituto per il matrimonio e la famiglia a Medo, in Olanda.

Van den Aardweg. autore di saggi tradotti in vari Paesi, è anche specializzato nella terapia dell’omosessualità.

Dimostra cioè con i fatti che l’omosessualità non è una condizione di "normalità", ma un disturbo dell’identità sessuale di carattere psicologico e può essere curata con ottimi risultati.



Continua>>>>
28/01/2011 00:14
Professor van den Aardweg, si rende conto che il suo approccio all’omosessualità contrasta in maniera clamorosa con la risoluzione del Parlamento europeo che ha raccomandato di mettere sullo stesso piano famiglie normali e coppie omosessuali?
 “La lobby gay ha il sostegno di potenti organizzazioni internazionali capaci di influenzare perfino diversi organi delle Nazioni Unite. Pensate che nel 1993 la International Lesbian and Gay Association (Ilga) è stata riconosciuta come organo consultivo dell’influentissimo Economic and Social Council (Ecsoc) delle Nazioni Unite.

Forse non tutti sanno che nell’Ilga è rappresentata un’organizzazione per l’emancipazione della pedofilia: la North American Man-Boy Lovers Association (Nambla).

Ciò vuol dire che se l’Onu si pronuncia in fatto di famiglia, si può stare sicuri che non ne uscirà mai una parola che non sia di gradimento agli omosessuali militanti. E anche negli organismi dell’Unione europea si respira la stessa atmosfera permissiva”.

 
Dobbiamo allora rassegnarci a vedere prima o poi le unioni omosessuali e le famiglie normali poste sullo stesso piano anche dal punto di vista giuridico?

 “No, il "matrimonio" omosessuale non è per nulla una realtà generalmente accettata. Non basta che un’élite proponga una norma legislativa perché questa si possa dire una conquista permanente.
In coscienza la maggior parte della gente non è per niente propensa ad accettare l’idea di un "matrimonio" omosessuale. E non potrà mai essere altrimenti, dato che contro questa idea si ribella il buon senso. Soltanto nei salottini di un’élite trendy c’è gente disposta a crederci o a far finta di crederci. Molti si uniscono al coro per opportunismo, viltà o vanità”.

 Eppure una certa cultura che predica tolleranza verso tutti e verso tutto, quell’atteggiamento politicamente corretto che rimbalza da certi media, non si stanca di presentare l’omosessualità come una realtà tranquillamente accettata soprattutto nei Paesi più civili.
È solo propaganda anche questa?

 “Sì, negli Stati Uniti per esempio, un vasto sondaggio d’opinione del National Opinion Reserch Center dell’Università di Chigaco ha verificato che il 71 per cento degli americani considerava "irregolari" o "sbagliati" gli atti omosessuali. Il che dimostra che il cittadino medio è fortunatamente resistente per i propagandisti di certa "educazione" sessuale.

Nemmeno la militanza omosessuale riuscirà a cambiare i sentimenti profondi dell’uomo: farà molti danni, ma la sua sarà una vittoria di Pirro. Il "matrimonio" omosessuale si dimostrerà un’utopia che è nel contempo un’odiosa provocazione contro la sana sessualità e contro la famiglia”.

 
Quali sono i presupposti scientifici che fanno ritenere impossibile mettere sullo stesso piano famiglie eterosessuali e unioni gay?

 Innanzitutto l’instabilità di queste coppie.

Due studiosi del calibro di Blumstein e Schwartz hanno scritto che "l’omosessuale momogamo è una figura così rara che gli altri omosessuali non ci credono".

Nei miei 37 anni di esperienza nello studio e nel trattamento dell’omosessualità ho sentito spesso parlare di relazioni durature ma, gratta gratta, scoprivo sempre che non si trattava di vere relazioni stabili”.

 
Come definire allora dal punto di vista psicologico questi rapporti?

 “Sono legami neurotici, immaturi ed egocentrici.

L’affetto omosessuale non è vero amore, ma narcisismo.

Omofilia vuol dire innanzi tutto egofilia, cioè un’ansia, un’ossessione che degenera facilmente in dipendenza autodistruttiva”.

 
Sono affermazioni molto gravi. Esistono dati scientifici che avvalorano queste sue tesi?



“Ci sono studi molto importanti che dimostrano come la percentuale dei suicidi di gay e lesbiche è superiore alla media. E inoltre un noto psicologo come Paul Cameron - fondatore del Family Research Institute di Washington - ha dimostrato, dati alla mano, che lo stile di vita omosessuale abbrevia drasticamente la durata della vita: 39-40 anni per i gay, 44 per le lesbiche, senza considerare i morti per Aids.

Sono dati che si riferiscono agli Stati Uniti”.

 
Nella loro propaganda, i gruppi gay sostengono che i figli di genitori omosessuali crescono con un’identità sessuale tutto sommato normale. C’è una parte di verità in queste affermazioni?

 “No, una delle cause profonde delle tendenze omosessuali è proprio l’identificazione insufficiente con il proprio ruolo sessuale. Su questo punto esiste un consenso inequivocabile da parte degli psicologi che hanno studiato il problema. Una componente importante dell’identità sessuale è il ruolo paterno e quello materno.

I bambini che vengono educati da due omosessuali adulti non hanno alcun modello cui identificarsi se i "genitori" sono dell’altro sesso.

E hanno un modello anormale se i "genitori" sono dello stesso sesso.

D’altra parte è noto che molti casi di omosessualità hanno tra le loro cause un’identificazione carente in difetto o in eccesso di uno dei genitori con il proprio ruolo”.

 

Vanno in questo senso le sue terapie per la cura dell’omosessualità?

 “Coloro che hanno tendenze omosessuali vanno informati onestamente sulla loro condizione e sulla falsità di un’ideologia che presenta la loro omosessualità come congenita e irrimediabile.

Hanno diritto alla comprensione, ma non li si aiuta con la compassionesi tiene conto quanto c’è di patologico nella loro condizione.

Va presentato loro l’esempio di una vita normale e sana, dimostrando sincera comprensione per i loro conflitti interiori, incoraggiandoli nella lotta contro le loro tendenze deviate. In questo modo, come dimostrano da anni le mie terapie e quelle di altri psicoterapeuti, i risultati non mancano”.

 
Insomma, la risoluzione del Parlamento europeo è un errore clamoroso in tutti i sensi?


“Una società che pone devianze e patologie sullo stesso livello della normalità, versa in uno stato molto più preoccupante di quegli sventurati che soffrono di una neurosi omosessuale”.

[Modificato da ®@ffstef@n 28/01/2011 00:17]
28/01/2011 01:35
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Per ®@ffstef@n


“Questa votazione avvenne nonostante il parere contrario della
maggioranza degli psichiatri americani che si espressero attraverso un
sondaggio indipendente”



Altra frase che così decontestualizzata non vuol dire nulla. Infatti questa frase, presa alla lettera, non dice che gli psichiatri hanno votato contro la cancellazione dell’omosessualità dal DSM, ma dice che hanno votato contro l’idea di votare, e lo hanno fatto in un sondaggio indipendente. Ora, come già detto, l’APA voleva derubricare l’omosessualità dalle malattie per via delle carenze metodologiche già indicate degli studi che la indicavano come patologica, e furono proprio i sostenitori della patologicità dell’omosessualità a pretendere che si facesse un referendum per fermare questa decisione dell’APA. Ergo gli psichiatri intervistati nel sondaggio di cui parlano le righe quotate:
1)Non hanno votato contro la cancellazione dell’omosessualità, ma contro l’idea che la cosa dovesse essere messa ai voti.
2)Poiché coloro che vollero che si decidesse con un referendum sono però proprio i sostenitori della patologicità dell’omosessualità, allora il voto di questo sondaggio indipendente è un voto contro i sostenitori della patologicità dell’omosessualità. In effetti non è sensato mettere ai voti cosa sia malato, e l’APA voleva derubricare l’omosessualità per le motivazioni sopraindicate: il referendum è stato proprio un’idea di chi voleva opporsi alla normale prassi di stabilire per via scientifica cosa derubricare e cosa no.


“Per questo motivo ottenni il rispetto dei liberals e della comunità gay ,anche se ciò fece infuriare molti dei miei colleghi[.]. Ora, nel 2001, ho mutato opinione e questo ha fatto sì che venissi presentato come un nemico della comunità gay e così la pensano in molti all'interno della comunità psichiatrica e accademica. Io contesto la tesi secondo cui ogni desiderio di cambiamento dell'orientamento sessuale di un individuo è sempre il risultato della pressione sociale e mai il prodotto di una razionale motivazione personale.".



E che interesse statistico ha il fatto che una singola persona pensi una cosa quando gli Ordini dei medici e degli psichiatri di tutto l’Occidente hanno invece stabilito il contrario?


“Nei manuali diagnostici dell'APA è tuttora presente il DISTURBO
DELL'IDENTITA' NEI BAMBINI.

IL DSM -IV -TR, Criteri diagnostici, traduzione italiana, Masson,
Milano 2004, disturbo F64.2:

per esempio:"" nei bambini (..)avversione verso i giochi di baruffa e
rifiuto dei tipici giocattoli, giochi e attività maschili; nelle
femmine(..) marcata avversione verso l'abbigliamento femminile
tradizionale""


Come si può vedere, il disturbo descritto è altamente predittivo di un
futuro sviluppo dell'omosessualità.

Il Manuale Diagnostico dell'APA ha creato una contraddizione di fondo:
infatti esso considera i disordini dell'orientamento sessuale una
patologia nel bambino e, poi, considera il loro esito conclusivo nell'
adulto (come l'omosessualità) una condizione normale.”



Queste righe sono un condensato di luoghi comuni ed ignoranza. Infatti si scambia un disturbo del gender con l’orientamento sessuale. Bisogna distinguere tre cose: 1)Il sesso: l’essere anatomicamente maschi o femmine. 2)Il gender: il sentirsi maschio o femmina. 3)L’orientamento sessuale: l’essere omo, etero o bisex.
L’essere effeminati, o il sentirsi donna, non implica essere omosessuali, esattamente come l’essere omosessuali non significa essere effemminati o sentirsi donna. Qui l’articolo sta ripescando un altro stereotipo al pari di quelli sulla vicinanza tra omosessualità e pedofilia. Sciocchezze. Le argomentazioni di quest’articolo si basano infatti sul ridicolo presupposto che, siccome a loro avviso i gay sono effeminati, allora, siccome l’effeminatezza di un bimbo è vista come patologica, evidentemente dev’essere patologica anche l’omosessualità. Ma tutto questo castello di carte si regge per l’appunto sull’idea che essere gay significhi essere effeminati ed essere meno uomini. Il DSM descrive infatti un bambino che rifiuta i giochi maschili, e ne deduce che ha un disturbo del genere sessuale, cioè che forse non si sente maschio. Ma questo non c’entra nulla con l’omosessualità. Il gender non è l’orientamento sessuale. La maggior parte dei maschi omosessuali si sente perfettamente maschio e maschile, ama le stesse attività degli altri uomini eterosessuali (eccetto fare sesso colle donne ovviamente!), e non si sente diminuito nella sua mascolinità. Non c’entra dunque nulla un disturbo del gender nei bambini come quello descritto dal DSM con l’omosessualità. Il fatto che l’autore dell’articolo citato non sappia distinguere le due cose significa che non capisce niente della disciplina.


“Nella natura umana non esiste il terzo sesso omosessuale in grado di
autoriprodursi.Nessun omosessuale e mai nato da una coppia di
omosessuali.Tutti gli esseri umani sono eterosessuali: alcuni
eterosessuali hanno un problema di tipo omosessuale.”



Non si vede quale sia la connessione tra la premessa e la conclusione. Tutti nascono da un uomo e da una donna, ma questo non c’entra nulla con l’orientamento sessuale di quella coppia, che può esser benissimo formata da un uomo gay e da una lesbica. Negli States succede spesso che dei gay con l’inseminazione artificiale fecondino una madre surrogato lesbica per avere dei figli, e il figlio potrà essere o eterosessuale od omosessuale, senza nessuna correlazione con la condizione dei genitori, in modo del tutto casuale. Il fatto che i due genitori siano sempre un uomo e una donna non si vede proprio come possa escludere che esistano i gay solo perché non esiste un “sesso gay”. E cosa c’entra? “gay” è una parola che non designa una condizione anatomica ma un orientamento sessuale, quindi non esiste un sesso dei gay esattamente come non esiste un sesso degli etero.
Che poi una persona, che non è gay, possa permettersi di dire che i gay non esistono e che non esistono omosessuali ma tutti sono degli eterosessuali con un problemino di omosessualità transitoria fa alquanto ridere: e lui come fa a saperlo? Dovrebbe essere gay per sapere se davvero l’amore gay esiste.


“L DSM-IV-TR ( citato) considera ancora come disturbo sessuale un ""
persistente e intenso disagio riguardo all'orientamento sessuale""
(vedi DSM: disturbo F52.9 ). Ma questo disturbo non ben specificato è
proprio quello dell'omosessualità " egodistonica" che veniva citata nel
DSM-III,Criteri diagnostici, traduzione italiana, Masson, Milano del
1983, disturbo 302.00, ossia quella degli omosessuali che non si
riconoscono nell'identità gay”



L’esistenza di omosessuali che, spesso a causa della stigma sociale che colpisce l’omosessualità nei centri meno civilizzati, non si sentono a loro agio col loro orientamento, non c’entra nulla con una patologicità dell’omosessualità in sé.
La non accettazione dei gay deriva in gran parte comunque non dall’omosessuale stesso, ma dal marchio d’infamia che la società omofoba delle sotto-culture gli getta addosso. Se una persona nasce in un posto evoluto, tipo Boston, è probabile che non si senta in colpa ad essere gay. Ma se nasce in una piccola comunità rurale di bigotti analfabeti, è naturale che il pregiudizio altrui e l’ignoranza degli altri che lo giudicano possa spingerlo a tentare di cambiar vita (inutilmente), e pure a suicidarsi.


“Lo scorso anno, intervistato dall’importante rete statunitense Abc News, il professor Spitzer ha proposto di riconsiderare criticamente la classificazione dell’omosessualità. Fu probabilmente un errore, ha detto in sostanza il famoso psichiatra, la decisione di toglierla dall’elenco ufficiale dei disturbi psichici. “



La citazione non è virgolettata, non riporta esatte le parole dello studioso, di cui l’autore dell’articolo non ha capito niente. Spitzer ha solo sostenuto che a suo avviso non in tutti gli omosessuali la condizione di omosessualità sia irreversibile, e dunque in alcuni casi una reversione sia possibile. Non ha detto né che sia la via per tutti, né che sia qualcosa praticabile su vasta scala, né tanto meno che si debba riclassificare l’omosessualità come malattia.
Comunque, la tesi di Spitzer, che si basava su un campione insufficiente di pazienti, è stata demolita. Ecco un intero volume che studia dal punto di vista scientifico le lacune del suo studio:
"Ex-gay research: Analyzing the Spitzer study and its relation to science, religion, politics, and culture." Edited by Jack Drescher & Kenneth J. Zucke


““Tra gli psicologi al di sopra di ogni sospetto c’è sicuramente Gerard van den Aardweg, docente di psicologia presso l’Istituto per il matrimonio e la famiglia a Medo, in Olanda.”



Al di sopra di ogni sospetto? Ma per favore. E’ uno dei più famosi omofobi della rete e tutte le sue teorie sono state screditate.


“Forse non tutti sanno che nell’Ilga è rappresentata un’organizzazione per l’emancipazione della pedofilia: la North American Man-Boy Lovers Associati0n(Nambla). “



Non è vero. Non fa più parte dell’Ilga dal 1994. Inoltre la Nambla non promuove la pedofilia, ma il sesso libero coi minori. Sono cose diverse. Pedofilia è fare sesso con chi abbia meno di 13 anni, mentre un minore può averne anche 16 o 17. E’ chiaro a tutti che fare sesso con un diciassettenne o un sedicenne non è lo stesso che fare sesso con uno di 11 anni. La legge italiana se non erro fissa l’età del consenso a 14 anni.


“Innanzitutto l’instabilità di queste coppie.

Due studiosi del calibro di Blumstein e Schwartz hanno scritto che"l’omosessuale momogamo è una figura così rara che gli altri omosessuali non ci credono". “



Ma che sciocchezza. Questa persona evidentemente ha parlato solo con gente che andava a curarsi da lui, e che ovviamente aveva relazioni instabili perché provenivano da un ambiente bigotto dove l’omosessualità era molto osteggiata (e infatti volevano smettere di essere gay). Il fatto che i gay per decenni non abbiano potuto vivere le loro relazioni pubblicamente, che su di loro pesasse lo stigma sociale, e che dunque non potessero costruire un rapporto alla luce del sole, ha reso certo molte coppie precarie. Ma questo non dipende dal fatto che i gay siano meno capaci di essere monogami, ma dal fatto che se una società ti osteggia, e fino a pochi decenni fa ti pestava se ti vedeva camminare per strada col tuo compagno, non aiuta certo a mantenere una coppia stabile. Una coppia gay infatti non poteva costruire una vita assieme, perché doveva nascondersi. Non potevano certo comprare casa, andare ad abitare assieme, e fare le pubblicazioni. SI pensi al solo fatto che fino al 1969 in Inghilterra l’omosessualità era addirittura illegale, e i gay erano costretti ad incontrarsi di nascosto, sempre con la paura che qualcuno li fotografasse per poi ricattarli dietro minaccia di dare le foto alla polizia. In queste condizioni, si poteva mai costruire una relazione stabile come invece era permesso fare agli etero? E dunque: non diamo alla condizione gay una colpa che invece dipende interamente dall’omofobia sociale che esisteva in passato.


“Come definire allora dal punto di vista psicologico questi rapporti?
“Sono legami neurotici, immaturi ed egocentrici.

L’affetto omosessuale non è vero amore, ma narcisismo.

Omofilia vuol dire innanzi tutto egofilia, cioè un’ansia, un’ossessione che degenera facilmente in dipendenza autodistruttiva”.



Che affermazioni illuminate. Dev’essere per questo che l’Ordine degli psicologi americani ha preso posizione contro questo signore, spara veramente delle boiate assurde.


““Ci sono studi molto importanti che dimostrano come la percentuale dei suicidi di gay e lesbiche è superiore alla medi



Probabilmente l’autore si riferisce a degli studi un tantino antiquati, dove effettivamente il suicidio risultava di maggiore incidenza tra i gay, ma questo era dovuto al fatto che allora si percepiva come vergognosa l’omosessualità, e dunque la gente tendeva a suicidarsi per il senso di colpa. Anche in questo caso la colpa ovviamente non è dell’omosessualità ma dell’omofobia.


“Ci sono studi molto importanti che dimostrano come la percentuale dei suicidi di gay e lesbiche è superiore alla media. E inoltre un noto psicologo come Paul Cameron - fondatore del Family Research Institute di Washington - ha dimostrato, dati alla mano, che lo stile di vita omosessuale abbrevia drasticamente la durata della vita: 39-40 anni per i gay, 44 per le lesbiche, senza considerare i morti per Aids.”



Questo cosiddetto Family Research Institute di Washington è un gruppo composto da fondamentalisti religiosi di nessuna rilevanza scientifica. American Psychological Association nel 1983 lo ha dovuto radiare a causa delle boiate che diceva.
Ma qui continua la solita storia, il povero ®@ffstef@n non sa nulla di questi argomenti e si beve la spazzatura di qualsiasi imbonitore che trova in rete.
Le idee sociologiche di questo signore non valgono una cicca, la American Sociological Association (ASA) ha adottato una risoluzione contro la valanga di boiate scritte da costui già nel 1985 scrivendo "Dr. PaulCameron has consistently misinterpreted and misrepresented sociological research on sexuality, homosexuality, and lesbianism" e aggiunse: "Dr. PaulCameron has repeatedly campaigned for the abrogation of the civil rights of lesbians and gay men, substantiating his call on the basis of his distorted interpretation of this research.
La risoluzione ufficiale è reperibile qui:
psychology.ucdavis.edu/rainbow/html/ASA_resolution_1985.PDF
Nel 1986 sempre la American Sociological Association, siccome questo losco figure continuava con le sue boiate sulla vita breve dei gay, voto una nuova risoluzione, che aggiunge questa parole:
“The American Sociological Association officially and publicly states that PaulCameron is not a sociologist, and condemns his consistent misrepresentation of sociological research.
Testo reperibile sul sito dell’Associazione dei Sociologi Americani:
www.asanet.org/footnotes/1987/ASA.01.1987.pdf#page=4


No, una delle cause profonde delle tendenze omosessuali è proprio l’identificazione insufficiente con il proprio ruolo sessuale. Su questo punto esiste un consenso inequivocabile da parte degli psicologi che hanno studiato il problema. “



Un consenso inequivocabile? Ma dove, sulla luna? Semmai c’è un consenso sulla tesi contraria. L'American Psychological Association nel luglio 2004 ha dichiarato:

“non esiste alcuna prova scientifica che l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori medesimi: genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la stabilità, lo sviluppo e la salute psicologica dei bambini non ha collegamento con l'orientamento sessuale dei genitori, e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie eterosessuali.

www.apa.org/about/governance/council/policy/parenting.aspx
Dello stesso parere la American Academy of Pediatrics:
pediatrics.aappublications.org/cgi/content/extract/118/1/349
La American Academy of Child and Adolescent Psychiatry:
www.aacap.org/cs/root/facts_for_families/children_with_lesbian_gay_bisexual_and_transgender...

Quindi, per favore, evitiamo di riportare corbellerie dette da singoli esaltati che sono i tradizionalisti religiosi più bigotti si filano e che non hanno alcuna eco nel mondo scientifico.

Bene, mi sembra di aver smantellato tutto, se ho dimenticato qualcosa fate un fischio.
Visto che demolisco tutto quello che copia&incolla, e che egli non replica mai alle cose che gli rispondo ma semplicemente cambia argomento, perché allora il buon ®@ffstef@n non decide a darsi per vinto e la smette di copiare spazzatura dalla rete? Come s’è visto dal vergognoso articolo che egli ha appena tentato di rifilarci spacciandolo per scientifico, egli non sa distinguere un articolo scientifico serio in alcun modo, e dunque copia tonnellate di letame internettiano che ogni volta gli vengono puntualmente disintegrate. Gli auguro di uscire dal tunnel della sua ignoranza e di frequentare qualche corso universitario di psicologia serio se vuole smetterla di dire vaccate, offendendo per giunta l’amore di infinte coppie gay riportando le parte di un altro ignorante come lui che le definisce “narcisismo”.

Ad maiora


28/01/2011 08:24
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“Non penso di riuscire a trovare un sacerdote che condivida la personalissima posizione riguardo al concetto di omosessualità, sia a livello biblico che pratico, del buon Poly.”

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Ma non diciamo assurdità. Eccoti addirittura una marcia di preti in divisa al Gay Pride di New YorK. Questa ad esempio è una foro di John McNeill, il gesuita di cui ho scansionato un paio di pagine sul significato dei termini greci nelle epistole paoline, con altre 3 preti ad un Gay Pride del 1982:



Altro gay pride più recente sempre a NY:



Vi prego di non scambiare la vostra ignoranza della teologia cattolica per la realtà.
Ci sono CENTINIAIA di teologi e preti e cattolici che scrivono a favore dell’omosessualità, persino VESCOVI. Non esiste dunque alcuna incoerenza, perché non esiste un parere magisteriale infallibile sull’omosessualità, e dunque ogni cattolico è libero di criticare il magistero ordinario quanto gli aggrada.

Ovviamente parlavo di sacerdoti da me raggiungibili fisicamente, con cui poter parlare personalmente, non ne conosco alcuno che partendo dalla tua analisi biblica, arrivi alle tue conclusioni. Il comportamento dei singoli non attesta una posizione ufficiale, mi sembra che così dicevi in merito alla fotografie di alti prelati CATTOLICI,in atteggiamenti chiaramente compiacenti nei confronti di Hitler no? Spero valga anche per il materiale da te postato.--------------------------------------------------------------------------------

"Il bello di questa religione è che uno se la può adattare a proprio gusto e piacere, continuando a sentirsi in sintonia con la medesima, vedi i mafiosi per esempio."

--------------------------------------------------------------------------------



L'omicidio di un essere innocente è infallibilmente stabilito come peccaminoso dal magistero ordinario universale.

Ad maiora

Già il problema è il chi e il come si stabilisce che è innocente.
28/01/2011 09:16
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Per Flabot


"Ovviamente parlavo di sacerdoti da me raggiungibili fisicamente, con cui poter parlare personalmente, non ne conosco alcuno che partendo dalla tua analisi biblica, arrivi alle tue conclusioni. Il comportamento dei singoli non attesta una posizione ufficiale, mi sembra che così dicevi in merito alla fotografie di alti prelati CATTOLICI,in atteggiamenti chiaramente compiacenti nei confronti di Hitler no? Spero valga anche per il materiale da te postato."



Hai perfettamente ragione. Ma io non ho mai detto che voler esplicitare la "posizione ufficiale" della "Chiesa". Ma chi l'ha mai detto? Io ho detto di scrivere cosa è possibile credere ad un cattolico senza diventare eretico, non di stare ricostruendo cosa pensa il magistero ordinario. Come ripeto infatti in casa cattolica il magistero può dire una cosa, e, se quella cosa non è coperta da dogma, i teologi ed i fedeli possono essere in disaccordo e discutere col magistero per fargli cambiare idea. Questo sto dicendo, cioè la mia è una posizione possibile ed attestata in seno al cattolicesimo al pari di tante altre idee teologiche non eretiche. Infatti stampano pure libri pro-gay con imprimatur, ad esempio J. McNeill, La Chiesa e l'omosessualità, Bruno Mondadori fu il primo.
28/01/2011 13:54
Schegge impazzite...Le meteorine:



Bene, mi sembra di aver smantellato tutto, se ho dimenticato qualcosa fate un fischio. Visto che demolisco tutto quello che copia&incolla, e che egli non replica mai alle cose che gli rispondo ma semplicemente cambia argomento, perché allora il buon ®@ffstef@n non decide a darsi per vinto e la smette di copiare spazzatura dalla rete?




Ma che bravo che sei
Chissà se oltre ad esserlo nel rigirare frittate, lo sei anche con la tua uniformità.

Difatti non trovo coerente ed è inconciliabile il tuo atteggiamento le tue abitudini con quanto insegna quella che chiami tua chiesa cattolica romana.

La bibbia...(ti è già stato detto...scritta da uomini per altri uomini
-e ritoccata da religiosi per i loro "pro-fitti"-), non è altri che un continuo 
messaggio polyfer-azionale, "Siate fecondi e moltiplicatevi"

“Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna”


Tant'è che colui che ha disperso il seme ...per terra? è stato fulminato, lì all'istante.

Se dunque la chiesa polymorfa
interpreta e valuta gli atti impuri peccaminosi,
interpreta e valuta, il semplice desiderio della donna d'altri peccaminoso..

come può non condannare (vedi grig/bunker) al suo stesso interno..
pedofili e omosessuali ?

Come possono, (queste due opposte fazioni) relazionarsi in perfetta coerenza se non con l'irragionevole fedele CULTO?t       
[Modificato da Sonnyp 28/01/2011 15:18]
28/01/2011 14:04
Affondo!!!


Una strategia di propaganda ben definita



Esiste, insomma, non un "complotto" gay, ma una precisa strategia di propaganda omosessuale,

Clicca:
teorizzata nel 1990 da Marshall Kirk e Hunter Madsen,

che non vuole più imporre la "diversità" gay in chiave
rivoluzionaria, bensì "normalizzare" il fenomeno omosessuale con l'affermazione di una cultura unica. 

In effetti, oggi in Occidente la scelta omosessuale è già, dal punto di vista dei diritti individuali, assolutamente libera.

Le leggi puniscono offese e ingiuste discriminazioni.

Ma alle lobbies gay non basta.

Esse pretendono che una scelta individuale diventi stile di vita pubblico; che la loro visione culturale, benché minoritaria, sia insegnata nelle scuole (sono già numerosi gli editori di libri scolastici che aderiscono al codice di autoregolamentazione del Progetto Polite, nel quale si adotta l'ideologia di "genere"); che resti l’unica ammessa nel dibattito pubblico, e ogni differenza di opinione sia considerata discriminatoria.


Va detto che la società ha spesso assegnato agli omosessuali un’etichetta di diversità con connotati spregiativi, cui sono seguite ingiuste discriminazioni
.

E ciò ha causato grandi sofferenze, contro le quali gli omosessuali comprensibilmente si sono battuti.


Riconoscere però che gli omosessuali sono stati in passato (e in alcuni casi possono esserlo ancor oggi) vittime di ingiustizie, e riconoscere il diritto di denunciarle e combatterle, non può autorizzare un vittimismo che legittima menzogne propagandistiche o ingiustizie di segno opposto contro chi si oppone alla strategia di propaganda gay.


Questa strategia, infatti, denuncia che i gay sono vittime di manipolazioni.

Tesi già discutibile, nella misura in cui è generica e vuole ricondurre alla categoria della "manipolazione" ogni critica alla cultura gay.

La denuncia degenera però in vittimismo quando non si preoccupa di smascherare le presunte manipolazioni, ma le vuole utilizzare come alibi per costruire il proprio castello di menzogne: "Pensiamo a una strategia accurata e potente quanto quella che i gay sono accusati dai loro nemici di perseguire - o, se preferite, a un piano altrettanto manipolatorio quanto quello sviluppato dai nostri stessi nemici" (Marshall Kirk e Hunter Madsen, After the ball. How America will conquer its fear & hatred of Gays in the 90's, Plume, New York 1990, p. 160);

"Non è importante se i nostri messaggi sono bugie; non per noi, perché li stiamo usando per un effetto eticamente buono, per opporci a stereotipi negativi che sono sempre un pochino falsi, e molto di più malvagi; non per i bigotti, perché i messaggi avranno il loro effetto su di loro sia che ci credano sia che non ci credano" (ibidem, p. 154).


Ad esser manipolata è persino la natura dell'omosessualità.

Per stimolare la compassione i gay devono essere presentati come "vittime delle circostanze"; perciò, "sebbene l'orientamento sessuale sembri il prodotto di complesse interazioni fra predisposizioni innate e fattori ambientali nel corso dell'infanzia e della prima adolescenza" (Kirk-Madsen, ibidem, p. 184), bisognerà presentare l'omosessualità come una caratteristica innata, genetica.
                                       


28/01/2011 14:12
Esci da questo corpo, E' la chiesa che te lo ordina.



I pedofavorevoli

 

“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare”.  (Mt. 18,6)


del dott. Bruto Bruti

ll Card. Bertone ha citato un fatto noto: l’81% dei preti pedofili era omosessuale.

Secondo lo  studio del John Jay College of Criminal Justice della City University of New York, che non è un’università cattolica ed è unanimemente riconosciuta come la più autorevole istituzione accademica degli Stati Uniti in materia di criminologia, l’81% dei sacerdoti accusati di rapporti con minori nel periodo 1950-2002 avevano un orientamento omosessuale.

 Fino ad oggi non esistono statistiche valide che consentano di paragonare la pedofilia omo e quella etero.

  Ma un fatto è certo: associazioni omosessualiste sono state e sono favorevoli alla legalizzazione della pedofilia, a partire dal filosofo omosessualista Mario Mieli. 


Rousseau, che può essere considerato il profeta dell’educazione relativista e illuminista
ha cinque figli dalla sua compagna e poiché questi sono figli reali e non astratti come l’Emilio, egli se ne libera rapidamente depositandoli, dopo ogni nascita, nell’ospizio dei trovatelli. Quest’uomo che crede nella assoluta bontà delle sensazioni e ignora la tendenza umana al piacere disordinato ed egoistico, a Venezia si compra per pochi franchi una bambina di dieci anni per allietare sessualmente le sue serate. (1).

Dacia Maraini, sulla scia di filosofi illuministi che praticavano sesso anche con i figli, ha sostenuto che l’incesto è una pratica naturale (2).

Gerd Koenen ( teorico del ’68 ) scrive: “Negli asili infantili più radicali le attività sessuali divennero parte integrante dei giochi”. (3)

Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Michel Foucault, Jack Lang, futuro ministro francese, firmarono una petizione in cui si reclamava la legalizzazione dei rapporti sessuali coi minori. (4)

Daniel Cohn-Bendit, capogruppo dei Verdi a Bruxelles, raccontò addirittura di avere sperimentato e favorito la pedofilia e il sesso coi minori a scuola, come insegnante. Poi, diventato euro-parlamentare dei verdi, ha detto che si trattava di un’opera di fantasia. Ma anche fosse stata un’opera di fantasia, qual’era l’obbiettivo? Certamente questa opera non favorisce la condanna della pedofilia. (5)

Oggi Aldo Busi, forse il più venduto autore omosessuale italiano, spesso ospite di programmi televisivi e radiofonici, candidato nelle liste radicali, scrive:“E’ probabile che nella mia omosessualità ci sia una forma di attrazione non verso i maschi, ma verso l’odio che mi suscitano tutti gli uomini, odio che il fare sesso con loro non fa che aumentare…”. Dopo di che spiega che l’età per rapporti omosessuali che lui ritiene lecita è a partire dai tredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, secondo lui, sarebbe adulto, e libero di decidere di avere rapporti con un altro uomo (“Manuale per il perfetto papà”, Mondadori). (6)

Nichi Vendola, governatore della Puglia, in una intervista del 1985 a Repubblica affermava: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia…”.
( 7)

I radicali hanno organizzato il 27-10-1998 un convegno, nelle aule del Senato, la cui presentazione così recitava: "[…] essere pedofili [...] non può essere considerato un reato; la pedofilia […] diventa reato nel momento in cui danneggia altre persone". Come dire che la pedofilia è lecita purché il bambino sia consenziente e la legge lo permetta.... (7)

L’internazionale dei Gay e delle lesbiche ( ILGA ) ha collaborato politicamente e culturalmente con i pedofili americani ( NAMBLA: North American Man-Boy Lovers Association ) per dieci anni, prima di separarsi da questo movimento. (8)

Il filosofo omosessualista Mario Mieli sosteneva la funzione redentiva della pedofilia
( la sua opera è considerata la Bibbia dei Gay e a lui sono intitolati molti circoli gay ). (9). Nell'opera di Mieli vengono considerate esperienze redentive, da promuovere, la pedofilia, la necrofilia e la coprofagia. (10)

Le associazioni omosessualiste ( COC ) fondate da Jef Last ( pedofilo omosessuale e amico di André Gide ) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni .
Nel 1990, infatti, erano stati depenalizzati, nei Paesi Bassi, i contatti sessuali ( etero e omo ) con individui sopra i 12 anni: la condizione era il consenso del giovane o della giovane e il nulla osta dei genitori. (11)

Solo recentemente, dopo le manifestazioni di massa, in seguito agli infanticidi pedofili di Dutroux, il limite è stato ""momentaneamente"" rialzato di 2 anni.

MOMENTANEAMENTE: infatti, a partire dagli anni ottanta, il governo olandese ha fatto proprio l'insegnamento della Commissione Legislativa del buon costume, secondo cui gli atti sessuali sono " di per sé moralmente indifferenti" purché in presenza di "mutuo consenso ".

Per questi MOTIVI è PERFETTAMENTE legale il partito pedofilo olandese che propone di abbassare progressivamente l'età del consenso ( attuale proposta del partito è di abbassarla a 12 ) per i rapporti sessuali perché la pedofilia è ritenuta solo un limite legale convenzionale. ABOMINEVOLE.



Bibliografia:
1) cfr Roberto Guiducci, La Storia di un contestatore sconfitto, pp.1-68 ( p.32 ) in Jean-Jacques Rousseau, Le Confessioni, Introduzione di Roberto Guiducci, Traduzioni e note di Felice Filippini, Biblioteca Universale Rizzoli, aprile 2001, p.28.
2) Francesco Agnoli, Il Foglio, 26 maggio 2007
3) Ibidem
4) Ibidem
5) Ibidem
6) Ibidem
7) Ibidem
8) cfr www.qrd.org/qrd/orgs/NAMBLA/1993/response.to.ilga
9) cfr Gianni Rossi Barilli, Il Movimento Gay in Italia, Feltrinelli, 1999, p.93.
10) cfr Mario Mieli, Elementi di critica omosessuale, Feltrinelli, 2002, p. 255.
11) cfr G.J.M. van den Aardweg, - Matrimonio - omosessuale e affidamento a omosessuali, in Studi Cattolici. Mensile di studi e di attualità, anno XLII, n.449/50, 1998, p. 507

28/01/2011 14:19
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“Difatti non trovo coerente ed è inconciliabile il tuo atteggiamento le tue abitudini con quanto insegna quella che chiami tua chiesa cattolica romana.”



Ma scusa, hai un disturbo della personalità che ti fa dimenticare che ho già confutato e spiegato questa faccenda senza che tu nulla abbia potuto replicare? Come già spiegato la Chiesa obbliga i suoi fedeli sono in materia di ciò che è DOGMA, su ciò che non è dogma, come preservativi, testamento biologico, od omosessualità, non esiste un “obbligo” della Chiesa perché queste materie non sono coperte dal magistero infallibile ma solo da quello ordinario. E’ così difficile da farselo entrare in testa?
Inoltre io non chiamo la Chiesa “Chiesa cattolica romana”, perché “cattolico” in greco vuol dire “universale”, e se dunque la Chiesa è cattolica non può essere “romana”, che indica un particolarismo regionale. La definizione “Chiesa cattolica romana” non è il modo in cui la Chiesa Cattolica chiama se stessa, è una definizione inventata dagli anglicani. La Chiesa Cattolica accetta l’aggettivo “romana” solo quando discute all’interno del dibattito ecumenico con l’altra Chiesa Cattolica, cioè gli ortodossi, per potersi distinguere da loro, ma, come ripeto, essa non definisce se stessa nei suoi documenti “romana”.


“La bibbia...(ti è già stato detto...scritta da uomini per altri uomini
-e ritoccata da religiosi per i loro "pro-fitti"-), non è altri che un continuo
messaggio polyfer-azionale, "Siate fecondi e moltiplicatevi"



Come già spiegato questo comandamento è dato ad una coppia composta da un uomo e da una donna, cioè Adamo ed Eva, e va benissimo. Dalla pagina in questione si può solo dedurre che dio comanda alle coppie composte da un uomo e da una donna si moltiplicarsi, ma questo non vuol dire che non possano esistere altre coppie, che qui non sono certo vietate. Dare delle istruzioni per una tipologia di coppia, cioè quella etero, non significa vietarne delle altre: non si vede come le due cose potrebbero implicarsi.


““Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna” “


Evidentemente sei cieco, perché continui a riportare questo passo del Levitico, io continuo a replicarti, e tu, facendo finta di niente e non prendendo in considerazione la mia replica, lo riposti nuovamente come se io non avessi già spiegato che non hai capito un tubo della scrittura in questione. Ora, ripeto, per l’ultima volta:
1)Del versetto in questione e del suo senso non ce ne frega niente perché appartiene alla legge mosaica e il Nuovo Testamento invece, sulla bocca di San Paolo, dice che i cristiani sono esentati dalla Legge mosaica. La legge mosaica infatti prescrive varie cose, dal circoncidersi al non mangiare crostacei. Perché allora i cattolici disattendono questi due comandamenti e tutti ci mangiamo il fritto misto di mare? Perché i cristiani non sono tenuti ad osservare la legge mosaica, che fa parte del vecchio patto, e riguardava i soli ebrei, non i Gentili.
2)Il senso del versetto inoltre non parla dell’omosessualità, che l’agiografo non sapeva cosa sia, ma si condannano queste pratiche in quanto avvenivano all’interno di culti di prostituzione sacra.


“Tant'è che colui che ha disperso il seme ...per terra? è stato fulminato, lì all'istante.”



Non necessariamente. Onan disperde il seme per terra, ma non sta scritto che fu “fulminato” per quello, bensì perché ciò che fece dispiacque a Dio. Ma che cosa fece? Il testo dice che Dio gli aveva ordinato di ingravidare la sposa di suo fratello (legge del levirato). Sicché Onan non morì perché disperse il seme per terra, ma perché facendolo disobbedì a Dio, che gli aveva dato il preciso comando di mettere in cinta quella donna. Leggiamo il testo:

«Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello». Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello. Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui.” (Gn 38, 8-10)

Onan muore dopo aver sparso il seme per terra, non ci sono elementi per dire che la colpa sia lo spargere il seme in sé, bensì la colpa fu che con quel seme avrebbe dovuto ottemperare alla legge divina del levirato, cioè dare una discendenza a suo fratello. Dio si dispiacque del fatto che disobbedisse alla legge del levirato, tutto qui. Questo versetto non implica dunque che chiunque sparga il seme per terra venga ucciso dalla collera divina.


“Se dunque la chiesa polymorfa
interpreta e valuta gli atti impuri peccaminosi,”





Certo, gli atti impuri sono peccaminosi, ma cosa sia un atto impuro è oggetto di dibattito tra i teologi.


“interpreta e valuta, il semplice desiderio della donna d'altri peccaminoso..”



Come già spiegato esiste il matrimonio per gli eterosessuali, e dunque le regole che valgono per loro non valgono per i gay, non avendo essi alcun matrimonio. Si può dunque dire che esiste una castità pre-matrimoniale per gli etero, dovuta al fatto che c’è un matrimonio e dunque può esistere un pre-matrimonio, mentre nel caso dei gay, non essendoci un matrimonio gay possibile, non ha senso alcuna castità pre-matrimoniale, perché non c’è alcun matrimonio e dunque neppure un pre-matrimonio.


“come può non condannare (vedi grig/bunker) al suo stesso interno..
pedofili e omosessuali ?”



Ancora questo accostamento di omosessualità e pedofilia? E poi, chi lo dice che la Chiesa non condanna i pedofili? La pedofilia è un atto di abuso e violenza, e come tale è infallibilmente condannato.


“Come possono, (queste due opposte fazioni) relazionarsi in perfetta coerenza se non con l'irragionevole fedele CULTO “



Caro moderatore, come vedi i tuoi clienti non desistono…

Ad maiora
[Modificato da Sonnyp 28/01/2011 15:25]
28/01/2011 14:36
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Viene de chiedersi cosa c'entrino gli articoli indicati con l'argomento in questione, scritti miscelando citazioni a caso. Inanzitutto gli articoli sembrano non saper distinguere la pedofilia dal sesso coi minori. Già spiegammo che in alcuni stati il sesso coi minori è vietato, e l'Italia non è certo tra questi, visto che l'età del consenso per avere rapporti sessuali è di 14 anni. In alcuni stati del mondo invece l'età del consenso arriva coi 18 anni, cioè quando si diventa maggiorenni, ed in alcuni casi persino a 20 anni. ORa, lottare per la fine di questo divieto, cioè volere che un sedicenne sia libero di fare sesso con chi voglia, potrà essere una scelta discutibile, ma non c'entra nulla con la pedofilia, perché la pedofilia è coi minori di 13 anni, e nessuno nel movimento gay sostiene che sia un bene rendere lecite queste relazioni.
Inoltre, l'annotazione secondo cui l'80% dei pedofili sarebbe gay, è piazzata lì in sordina per gli allocchi. Se anche la statistica fosse esatta, non significherebbe nulla. Dire che l'80% dei pedofili è gay, non vuol dire che l'80% dei gay è pedofilo. Se l'80% dei mafiosi sono siciliano, questo non vuol dire che l'80% dei siciliani è mafioso. Chiaro il punto. I pedofili potrebbero essere anche l'1% della popolazione gay, perché la statistica non dice quanti gay siano pedofili, ma quanti pedofili siano gay.
COmunque, non mi interessa discutere di movimenti sulla liberalizzazione della pedofilia perché è ovvio che li condanniamo tutti, quindi non si vede proprio che ne parliamo a fare.
28/01/2011 15:36
età del consenso ?
In italia ?

[SM=g7405] [SM=g7405] [SM=g7405] [SM=g7405]

l'avevano abbassata proprio per favorire i preti pedofili che inizialmente venivano chiamati omosessuali.

Dimmi un po caro Poly.

Se a questi ragazzi che non hanno raggiunto l'età del consenso
gli si fa credere che l'omosessualità è normalità e/o addirittura cosa buona e giusta , come si relazioneranno nella società...insomma come dobbiamo definirli ...mentalmente deviati e/o innati ?

e poi....
chi pensi sia l'adescatore per eccellenza di minori .
un etero o un omosessuale.

In ultimo...

quale può essere l'opinione omosessuale riguardo
l'amore paterno,materno,fraterno...oggi sposi ?


Ripeto la tua propaganda è pura degenerazione
28/01/2011 15:56
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"età del consenso ?
In italia ?



l'avevano abbassata proprio per favorire i preti pedofili che inizialmente venivano chiamati omosessuali"



MA cosa stai blaterando? E' la media europea. Figurati che fanno delle leggi in Italia od in Europa che implichino l'abbassamento dell'età del consenso per "favorire i preti"... Ma deliri..,? In quale storia del diritto hai letto una mostruosità storica simile? Quali fonti riportano questa ricostruzione? La smetti di blaterare a caso?


"Se a questi ragazzi che non hanno raggiunto l'età del consenso
gli si fa credere che l'omosessualità è normalità e/o addirittura cosa buona e giusta , come si relazioneranno nella società.

."

Penso che insegnandogli questa grandiosa verità semplicemente saranno più rispettosi e meno ignoranti.


"insomma come dobbiamo definirli ...mentalmente deviati e/o innati ?"



Ma nessuno dei due. In nessun caso infatti insegnare ai ragazzi che l'omosessualità è normale potrebbe renderli gay. L'orientamento sessuale non c'entra nulla con l'educazione scolastica. Ciò che gli si insegnerà, dicendo loro che l'omosessualità è normale, è a non avere pregiudizi contro i gay, tutto qui, questo non li farà diventare certo gay.


"chi pensi sia l'adescatore per eccellenza di minori .
un etero o un omosessuale. "



Penso che l'adescare minori non abbia nulla a che fare né con l'eterosessualità né con l'omosessualità, esattamente come non ha nulla a che fare con l'avere i capelli biondi o mori. La pedofilia non è correlata col fatto che una persona sia gay od etero.

Ad maiora

28/01/2011 15:57

Certo, gli atti impuri sono peccaminosi, ma cosa sia un atto impuro è oggetto di dibattito tra i teologi.




Quali teoligi...quelli mosaici?


E tu nientepoppo di meno dall'alto della tua filologia e conoscenza di greco armaico,

pretendi di spiegarmi il Levitico e ti sop-pianti sugli atti impuri?


“«Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello». Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello. Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui.” (Gn 38, 8-10)




Chissà come considerano la prole gli omosessuali....Tu puoi spiegarmelo o mi devo rivolgere a Elton john


Come già spiegato questo comandamento è dato ad una coppia composta da un uomo e da una donna, cioè Adamo ed Eva, e va benissimo. Dalla pagina in questione si può solo dedurre che dio comanda alle coppie composte da un uomo e da una donna si moltiplicarsi, ma questo non vuol dire che non possano esistere altre coppie, che qui non sono certo vietate. Dare delle istruzioni per una tipologia di coppia, cioè quella etero, non significa vietarne delle altre: non si vede come le due cose potrebbero implicarsi.



Azz  dio sapeva la didìfferenza fra etero e omosessuali e non l'ha rivelata a nessuno ?


Dimmi un pò...
Ma a quali altre coppie ti riferisci...quelle animali ?

Poteva pur utilizzare un'altra costola,  quella della eva,  che come donna ne possiede  una in più rispetto all'uomo ?

Oltretutto possiede anche un'altra "cosa" che il gaio ignora 

28/01/2011 16:05
Re:
Polymetis, 28/01/2011 15.56:


"età del consenso ?
In italia ?




"Se a questi ragazzi che non hanno raggiunto l'età del consenso
gli si fa credere che l'omosessualità è normalità e/o addirittura cosa buona e giusta , come si relazioneranno nella società.

."

Penso che insegnandogli questa grandiosa verità semplicemente saranno più rispettosi e meno ignoranti.



Ad maiora








Ma insomma poly deciditi.
Se l'attrazione per lo stesso sesso (narcisismo) è normale
l'attrazione per l'opposto è anormale

e la storia dei geni ? [SM=x2482330]

Dove la mettiamo la storia dei geni

e l'APA dove la mettiamo l'APA ?

Non cader in contraddizione ma liberati dal male...

Ammen


[Modificato da ®@ffstef@n 28/01/2011 16:11]
28/01/2011 16:17
Aldo Busi: l'omosessuale represso e la pedofilia

Aldo Busi: omosessualità e pedofilia.




La sua partecipazione al reality L'isola dei famosi era stata contestata duramente dall'Osservatorio sui Diritti dei Minori, dopo che Busi aveva apertamente dichiarato di essere a favore della pedofilia e di aver fatto sesso con adulti dall'età di 8 anni.

Vedi qui l'articolo: Osservatorio dei minori: via Busi "pro-pedofili" dall'isola dei famosi, da Asca (8/3/10).


In questo articolo di Repubblica del 12/12/96 invece l'incredibile e vergognosa apertura di Aldo Busi alla pedofilia, il quale incolpa addirittura i minori di essere provocatori verso gli adulti (deresponsabilizzando così i pedofili): I minori seducono gli adulti, così Busi dà scandalo in TV.

Causa dell'omosessualità. La storia di Aldo Busi, che nei precedenti articoli dichiara di essere omosessuale a causa degli atti sessuali avuti con degli adulti in età precoce, dimostra ancora una volta quello che sempre più studiosi affermano, cioè che l'omosessualità e gli orientamenti sessuali non riguardano l'essenza biologica e immutabile di una persona ma sono varianti dell'apprendimento durante le fasi di formazione psicologica dell'identità.

Ciò che scatena l'omosessualità è una lieve predisposizione (non forzante) genetica ma sopratutto una non equilibrata educazione famigliare e sessuale, ambiente dove spesso il padre è assente o non stimato. Il tutto è descritto meglio qui: perché l'omosessualità è una scelta contro natura.


Nel famoso libro già citato, Busi, approfondisce la sua storia, illuminando definitivamente le cause del suo orientamento sessuale disordinato: "Se tuttavia, come penso, avesse anche contribuito alla mia omosessualità l'odio per mio padre e un giovinotto di quindici anni che con ogni grazia me lo dava in mano quando ne avevo cinque...doppia sarebbe la mia riconoscenza nei loro confronti" (pag.37).

E infine: "Io ero adulto a 13 anni. A quell'età il mio vero problema sessuale non era che ero molestato dagli adulti, cui appartenevo per necessità di sopravvivenza...ma perchè toccava sempre a me molestarli per primo per scoparci insieme" (pag.126-130).

L'80% dei pedofili è omosessuale.

Le dichiarazioni di Aldo Busi, circa il feeling tra pedofilia e omosessualità, confermano i dati raccolti dalla John Jay College of Criminal Justice della City University of New York,
citati di recente da uno dei più importanti sociologi italiani, Massimo Introvigne, in occasione delle vicende di pedofilia all'interno della Chiesa:


"Per quanto sia poco politicamente corretto dirlo -afferma Introvigne-, c’è un dato che è assai più significativo: per oltre l’80% i pedofili sono omosessuali, maschi che abusano di altri maschi.

E, per citare ancora una volta Jenkins, oltre il 90% dei sacerdoti cattolici condannati per abusi sessuali su minori e pedofilia è omosessuale".

28/01/2011 16:21
Questa mattina in una radio sportiva, il noto conduttore M.C. portava coraggiosamente alla ribalta, in seguito alle numerose segnalazioni fatte dagli ascoltatori alla redazione radiofonica, l’agghiacciante episodio che vede protagonista il “signor” Aldo Busi.



Il fattaccio riguarda una gravissima affermazione a sfondo pedofilo che il Busi ha pronunciato durante una puntata del programma “Maurizio Costanzo Show:

Uno contro tutti, tutti contro uno”, risalente al 1996. Durante la puntata lo scrittore lombardo, omosessuale dichiarato, esternò un proprio pensiero che già da tempo avvalorava su “Babilonia”, una rivista omosessuale. Il Busi si impegnava a spiegare che c’erano due tipi di “pedofilia”, quella buona e quella cattiva.

Nello specifico, citando le parole dal Corriere della Sera del 15 dicembre 1996: -“Non vedo nulla di scandaloso se un ragazzino compie atti sessuali con una persona più grande” ha detto Busi nel corso della trasmissione, rivelando che sarebbe stato più volte contattato da alcuni genitori che gli avrebbero “affidato” i loro figli giovanissimi … non è peccato se un ragazzino consenziente fa una "sega" ad un adulto …”-.


Alcuni giorni dopo sempre sul Corriere della Sera, gli venne concesso nuovamente spazio per chiarire meglio il suo pensiero. Aldo Busi ci tenne a specificare che per pedofilia “buona” intendeva quella che aveva per “oggetto” i ragazzini di età superiore ai 14 anni (come se a quell’età si possa avere la maturità sufficiente per intraprendere rapporti di natura sessuale con un adulto) e di conseguenza, per pedofilia “cattiva” lo scrittore intendeva quella “criminale organizzata”, che ha per vittime i bambini di età inferiore.

Come se le colpe e le intenzioni di chi volesse avere rapporti sessuali con un quattordicenne siano diverse da quelle di chi volesse averne con un bambino di 10 anni.

Non ci deve essere distinzioni tra “pedofilia” e “efebofilia”: entrambi sono esempi di “Parafilia”, cioè quell’istinto compulsivo che spinge un adulto verso un bambino non ancora sessualmente sviluppato (pedofilia) o verso un ragazzino sessualmente sviluppato (efebofilia), ed entrambi sono crimini immorali e illegali!

Era il 13 dicembre 1996 e Aldo Busi invece, confermò le sue tesi:
“Io sono per la sessualità del bambino” e aggiunse: “Sì, i bambini sono sanamente perversi”.
28/01/2011 17:07
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Per ®@ffstef@n


“Quali teoligi...quelli mosaici?”



No, i teologi moderni non sanno cosa voglia dire “atto impuro”, cioè si discute di che cosa appartenga a questo insieme.



“E tu nientepoppo di meno dall'alto della tua filologia e conoscenza di greco armaico,

pretendi di spiegarmi il Levitico e ti sop-pianti sugli atti impuri”



Non capisco cosa voglia dire questa frase. E’ proprio dal cosiddetto alto delle mie conoscenze, e sempre in virtù delle medesime,che ti sto spiegando che non puoi catalogare una cosa che neppure si sapeva esistesse tra gli atti impuri, dando per scontato che il testo ne parli.


“Azz dio sapeva la didìfferenza fra etero e omosessuali e non l'ha rivelata a nessuno ?”



Esattamente come sapeva dell’esistenza degli atomi, ma non li ha rivelati, ed infatti la Bibbia non ne parla. Qual è il problema?


“Dimmi un pò...
Ma a quali altre coppie ti riferisci...quelle animali ?”



Mi riferisco ad altre tipologie di coppie che qui non compaiono, e dunque non si può utilizzare questo testo per parlare di loro, perché non ne tratta.



Poteva pur utilizzare un'altra costola, quella della eva, che come donna ne possiede una in più rispetto all'uomo ?”



Utilizzarla per far cosa? Inoltre, il racconto è un’eziologia metastorica sapienziale, non una narrazione storica.



“Ma insomma poly deciditi.
Se l'attrazione per lo stesso sesso (narcisismo) è normale
l'attrazione per l'opposto è anormale “



Altro insulto. In primis perché non s’è ancora capito in base a quale studio scientifico tu consideri l’attrazione per il proprio sesso narcisistica, inoltre perché non si vede da dove derivi l’implicazione che proponi. Perché mai se l’omosessualità è naturale allora dovrebbe divenire anormale l’essere etero? Che sia normale avere i capelli biondi, implica forse che sia anormale averli neri? Sia l’omosessualità che l’eterosessualità sono entrambi comportamenti naturali, varianti naturali del comportamento umano,


“e la storia dei geni ?

Dove la mettiamo la storia dei geni”



Di che parli? Ho già scritto quello che penso: l'omosessualità è il risultato dell'innesto di una componente ambientale (e non necessariamente l'educazione) su una genetica. Questo è vero anche per l'eterosessualità. Queste concause. genetiche ed ambientali, che rendono una persona etero od omo (giacché il bambino pre-puberale non è nessuno dei 2), non producono cioè alcun danno, perché quale che sia il risultato, cioè adulto etero od omo, in entrambi i casi potrà avere una vita sana. Non è comunque una scelta l'orientamento sessuale, e sopratutto non è un orientamento reversibile.


“e l'APA dove la mettiamo l'APA ?”



A che ti riferisci? E’ proprio l’APA che dice che l’omosessualità non è una malattia ma qualcosa di perfettamente normale. Quindi, qual è il problema?


“Aldo Busi: l'omosessuale represso e la pedofilia



Temo le dichirazioni di Aldo Busi riguardino solo se stesso. Che colpa ne hanno i gay delle folli idee di busi? Egli non li rappresenta certo. Sarebbe come prendersela con tutti gli italiani e considerarli tutti scemi e molestatori sulla base delle parole di Berlusconi. Distinguiamo i problemi prego: Albo Busi può anche incitare al terrorismo nucleare per quanto mi riguarda, e sarà sempre e solo il suo parere. Non è che siccome è gay allora il suo parere diventa il parere di tutti i gay, così come non è che perché Berlusconi è italiano che il suo parere diventa quello di tutti gli italiani. Non si capisce dunque a cosa dovrebbe mirare, o cosa dimostri, questa tua pessima strategia argomentativa che cita le frasi di singoli esponenti del mondo gay.


“Causa dell'omosessualità. La storia di Aldo Busi, che nei precedenti articoli dichiara di essere omosessuale a causa degli atti sessuali avuti con degli adulti in età precoce, dimostra ancora una volta quello che sempre più studiosi affermano, cioè che l'omosessualità e gli orientamenti sessuali non riguardano l'essenza biologica e immutabile di una persona ma sono varianti dell'apprendimento durante le fasi di formazione psicologica dell'identità. “



Chi ha scritto quest’articolo ha bisogno di un corso di epistemologia base. Se anche per pura ipotesi fosse vero che l’omosessualità di Busi fosse causata dal sesso che ha fatto con degli uomini da bambino, non si vede come questo potrebbe dimostrare che tutta l’omosessualità abbia la medesima causa. Questo errore è noto come “fallacia del tacchino induttivi sta”, perché parte dal particolare e pretende di dedurne una regola generale, come facesse chi, avendo visto un cigno nero, ne deducesse nella sua follia che allora tutti i cigni sono neri. Avevo già avvisato ®@ffstef@n che se continua a copiare questa spazzatura scientifica dalla rete e a leggerla prima o poi tutti suoi neuroni si estingueranno, ma egli insiste, e siccome ama prendere batoste, evidentemente cita della merda apposta perché io abbia il piacere di spiegargli la differenza tra un articolo scientifico letto su un periodico universitario e i pareri deliranti di articoli web internettiani scritti da gente che non ha alcun attinenza con la scienza.


“Non ci deve essere distinzioni tra “pedofilia” e “efebofilia”: entrambi sono esempi di “Parafilia”, cioè quell’istinto compulsivo che spinge un adulto verso un bambino non ancora sessualmente sviluppato (pedofilia) o verso un ragazzino sessualmente sviluppato (efebofilia), ed entrambi sono crimini immorali e illegali!”



L’autore di questo articolo ignora evidentemente che è l’esatto contrario, in Italia il sesso con un maggiore di 14 anni consenziente è perfettamente lecito.


“Era il 13 dicembre 1996 e Aldo Busi invece, confermò le sue tesi:
“Io sono per la sessualità del bambino” e aggiunse: “Sì, i bambini sono sanamente perversi””



Questo non è Albo Busi, è Freud, che ha studiato la sessualità infantile scoprendo che tutta la vita dei bambini è sessuale anche se non di un sesso genitale. Quello che Busi dice dunque, asserendo che i bambini hanno una sessualità, è quanto di più ovvio esista.

Ad maiora
28/01/2011 17:48
UNA A CASSO
Polymetis, 28/01/2011 17.07:

Per ®@ffstef@n


“Quali teoligi...quelli mosaici?”



No, i teologi moderni non sanno cosa voglia dire “atto impuro”, cioè si discute di che cosa appartenga a questo insieme.



Ad maiora



Sti teologi sti
possibile che non hanno letto nemmeno il (Matt-eo 5:28)

Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.


Ergo secondo la tua filosofia commettere adulterio non è peccato

nel caso lo fosse....anche il masturbarsi è peccato o è forse un atto impuro (ricordi o' nano vero)?


p.s.

Di che parli? Ho già scritto quello che penso: l'omosessualità è il risultato dell'innesto di una componente ambientale (e non necessariamente l'educazione) su una genetica.



Dall' innesto dei mandarini con gli aranci si son prodotti i mandarangi

e indovina cosa si è prodotto dall'innesto dei pompelmi con i pini

E siccome la bibbia non ne parla questo è lecito...


peccato però che la banca del seme alla quale si riferiva la bibbia,
era fra tutt'altra post-illa.


N.b.
Quando la scieeeeenza farà in modo che l'uomo concepisca ?







[Modificato da ®@ffstef@n 28/01/2011 17:55]
28/01/2011 19:11
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E no! Questo è davvero TROPPO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

L’autore di questo articolo ignora evidentemente che è l’esatto contrario, in Italia il sesso con un maggiore di 14 anni consenziente è perfettamente lecito.




Sfido qualsiasi padre/madre che abbia una figlia/o di 14 e ½ e venga "convinta ad avere rapporti sessuali con un maggiorenne se questi genitori non spaccano la faccia a chi si osasse!

E tu mi dici che è tutto legale?
Lo sarà pure da un punto di vista dello Stato, ma la MIA legge morale mi dice che se qualcuno avesse osato farmi un affronto simile, non so se sarebbe ancora in grado di poterlo narrare! [SM=x2479902]

Mi scadi sempre di più Poly! [SM=g7362] Queste cose non si dovrebbero nemmeno pensare, figuriamoci attuarle con dei minori!!!

Perchè di quello che vuoi, di minori si tratta e stiamo parlando!

Questo tuo discorso mi offende e mi irrita. Ora stai veramente uscendo dal seminato e.... bada bene... io non sono un moralista bacchettone! [SM=x2479903] prego verso coloro che hanno figli!

[SM=x2479906] Shalom.



28/01/2011 20:33
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Un conto è quello che prevede la legge, un altro conto è il punto di vista di un genitore.

A 14 anni un minore è in grado di fare sesso, quindi la legge lo consente.

Non usate la natura solo per quello che conviene. Mi dispiace di attirarmi la disapprovazione dei più, non sto dicendo che sono daccordo che i minori facciano sesso, sto dicendo che sono in grado di farlo ed è giusto che la legge lo preveda, fatti salvi i casi di plagio o di uso della forza, ovviamente.

Ma non strappiamoci i capelli davanti alla parola sesso, forse sarebbe il caso di sfatare qualche tabù e di parlare con gli adolescenti, proibire non serve a niente.

In provincia di Bari, poche settimane fa, una ragazzina di 14 anni ha dato alla luce un bambino concepito col fidanzato di 16. Evidentemente erano in grado di farlo. Che facciamo? Li arrestiamo tutti e tre?

Solo che la nostra cultura prevede che a 14 anni una ragazza in grado di concepire sia considerata una bambina. Altrove non lo è. Pensateci.

Kelly
28/01/2011 21:00
Re:
kelly70, 28/01/2011 20.33:



In provincia di Bari, poche settimane fa, una ragazzina di 14 anni ha dato alla luce un bambino concepito col fidanzato di 16. Evidentemente erano in grado di farlo. Che facciamo? Li arrestiamo tutti e tre?

Solo che la nostra cultura prevede che a 14 anni una ragazza in grado di concepire sia considerata una bambina. Altrove non lo è. Pensateci.

Kelly




Chissà se e' abbastanza grande da poter accudire il bambino
o forse i genitori si dovranno addossare il carico oltre della vergogna anche quello di sfamarli.

Oltra a concepire con la topa lo concepirà anche col cervello... a quanti anni ?????? [SM=x2482335]



28/01/2011 21:01
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Mi piacerebbe sapere come conciliano i credenti la perfezione della Creazione, l' opera di Dio, con le regole e i paletti stabilite/i dalla nostra cultura.

Voglio dire: se Dio da' all' uomo gia' a 13 anni (in media) la completezza sessuale e la facolta' di procreare non significa nulla?

Che senso avrebbe, se le regole divine combaciassero con le nostre?


Detto questo, specifico che sui pedofili la penso ancora peggio di Sonny.

E gia' da ragazzo le cercavo piu' vecchie di me. [SM=x2482327]

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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